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Europa da slegare. Il Trattato impossibile, le politiche necessarie

05/11/2012

Il Trattato sulla stabilità, il coordinamento e la governance è l’ultimo arrivato tra gli accordi europei. Vuole mettere sotto controllo i conti pubblici, impone il pareggio di bilancio e il rimborso di parte del debito pubblico. Voluto dalla Germania, è un Trattato che non può funzionare e condanna l’Europa alla depressione. Va cancellato al più presto

***

TUTTI GLI SBILIBRI

Lavoro coordinato da Benjamin Coriat, Thomas Coutrot, Dany Lang, Henri Sterdyniak

Presentazione di Armanda Cetrulo e Leonardo Madio
Postfazione di Guglielmo Ragozzino

Indice
Introduzione
Premessa. Perché un nuovo trattato?

PARTE I Un patto per l’austerità perpetua
Il Patto di stabilità e crescita è un fallimento…
…Il patto fiscale li radicalizza
Una macchina taglia debiti… che il debito lo fa aumentare
Un “coordinamento” che fa sprofondare l’Europa nel baratro
Gli inquietanti e insondabili misteri del “deficit strutturale”
Il risultato del progetto neoliberista

PARTE II Un patto contro la democrazia
Resuscitare la “comunità di stabilità di bilancio”
La sfiducia istituzionalizzata
Coercizione automatica
Governance: sovrapporre l’opacità all’opacità

PARTE III Un patto che conduce all’implosione dell’Europa
Mes e Tscg: trattati gemelli
Il Mes conferma che i debiti pubblici sono lasciati nelle mani degli speculatori
Una “solidarietà” condizionata alle nuove avanzate dello smantellamento dello Stato sociale
Il canto del cigno dell’ordo-liberismo
La “svalutazione interna” nuova variabile dell’aggiustamento

PARTE IV Un patto irriformabile
La “crescita” liberista
Rilancio europeo: strumenti rachitici
Il miraggio delle euro-obbligazioni
Un illusorio patto per la crescita
Unione bancaria: la fuga in avanti
La Bce prende le redini
La disciplina di bilancio, sì… ma al servizio dei popoli
Conclusioni

Appendice 1 Il mistero del deficit strutturale
Appendice 2 Dal Patto di stabilità al Trattato per la stabilità, il coordinamento e la governance
Un riassunto storico
1° pilastro: L’indipendenza della Bce
2° Pilastro: Il Patto di stabilità e crescita
3° pilastro: I programmi di riforme strutturali
Appendice 3 I diversi strati del “nuovo” dispositivo di governance dell’Unione europea
A. Il semestre europeo
B) Le sei Direttive (ovvero 6-Pack)
C) Le due direttive (“2 Pack”)
D) Il Patto per l’euro plus
Appendice 4 La vera “regola d’oro delle finanze pubbliche”

La cieca obbedienza d’Italia di Guglielmo Ragozzino