Il fatto che si sia scelto da anni di competere sul versante dei costi e del taglio dei diritti piuttosto che sul piano dell'innovazione e degli investimenti dovrebbe essere il punto di partenza per costruire una proposta alternativa. Che non si limiti a criticare le singole misure del governo, ma si ponga come "alternativa di sistema"
A differenza del Jobs Act di Obama, quello di Renzi rientra all’interno del sogno tradizionale per cui per aumentare l'occupazione vanno ridotte le protezioni dei lavoratori stabili e prolungata all’infinito la situazione di apprendisti e occupati non standard
Serve un “nuovo internazionalismo del lavoro”, che aiuti a superare la banalizzante retorica europeista e globalista degli anni passati senza tuttavia concedere nulla alle mistificazioni del nazionalismo
Servono idee e modelli culturali che includano la dignità e il riconoscimento della importanza del lavoro. Tra le priorità da affrontare: la difesa dei servizi pubblici universali
La flessibilità del lavoro si può tradurre in salari più bassi e maggiori profitti. Ma senza un intervento pubblico che “guidi” il mercato, nulla garantisce che i profitti generati dal JA si traducano in maggiori investimenti. Una discussione aperta sui contenuti del Jobs Act e sulla proposta di Workers Act lanciata da Sbilanciamoci!
Finché il confronto rimarrà incardinato sui binari attuali, l’effetto più probabile sarà la crescita dei risentimenti nazionalistici verso una rottura disordinata del progetto europeo
Gli sviluppi recenti del gigante europeo nel volume del politologi britannico Hans Kundnani e in quello del deputato Ue Jean Luc Mélenchon
Le riforme di Renzi evidenziano un netto trasferimento monetario dai contribuenti alle imprese, senza che queste si sentano responsabilizzate né a investire né a creare nuova e buona occupazione
La norma sul ‘bail-in’ approvata da pochi giorni tutelerà gli istituti di credito grazie alla partecipazione dei correntisti, ricorrendo ad interventi pubblici esterni solo in casi eccezionali
Proteste sociali, politiche neoliberali, occupazione e contesto economico. Intervista a Joseph Zeira, docente di economia a Gerusalemme