Economista. Insegna Macroeconomia avanzata presso l'Università Politecnica delle Marche. È stato presidente della società ESHIA (Economic science with etherogeneous interacting agents)
La flessibilità del lavoro si può tradurre in salari più bassi e maggiori profitti. Ma senza un intervento pubblico che “guidi” il mercato, nulla garantisce che i profitti generati dal JA si traducano in maggiori investimenti. Una discussione aperta sui contenuti del Jobs Act e sulla proposta di Workers Act lanciata da Sbilanciamoci!
Sdebitarsi/ La Grecia sotto assedio dell’ex troika viene lasciata senza liquidità, mentre il Fmi inonda l’Ucraina di miliardi senza chiedere in cambio alcuna riforma strutturale Ma il prossimo default sarà quello di Porto Rico. E gli Usa lo lasciano fallire
Il sistema economico non produce tutta la felicità e il benessere che vorremmo. L’Italia ha fatto importanti passi avanti in questa direzione costruendo con un processo partecipato dal basso il sistema di indicatori del Bes. Ma il problema non è solo quello di costruire statistiche quanto quello di utilizzarle nelle scelte politico-economiche
Abbiamo bisogno di politiche orientate a facilitare la migrazione dei lavoratori nei nuovi settori dell'istruzione, formazione, e servizi avanzati. E che consentano il superamento dello squilibrio strutturale, senza il quale ogni qualsivoglia aumento frazionale del Pil risulterà effimero
Senza un cambiamento profondo, l’Europa non si riprenderà. È interessante analizzare i costi di un’uscita dall’euro, ma una moneta nazionale opererebbe in un contesto ben diverso dai tempi della lira. E senza Europa perderemo tutti.
L'età della depressione/ Forse è vero che quello che non riuscì 70 anni anni fa alla Germania con i tanks sta riuscendo ora con le banks, passate da imputate per la crisi a istituzioni da salvare pena il disastro finanziario. Tutto ciò avviene mentre assistiamo agli ultimi rantoli di un'ideologia neoliberista che, seppur smentita dalla matematica e dai fatti, continua a imporre l'austerità a tutta l'Europa.
Uscirne sarebbe un disastro. Ma che fare per restarci? L’euro è nato da un progetto politico, ma la politica non è stata capace di completarlo
Serve una nuova Weltanschauung: un modo di vivere che, sostituendo il benessere al Pil, rimodelli le nostre vite. Un estratto del libro di Mauro Gallegati che uscirà prossimamente