È molto probabile che resti ampio il divario tra le esigenze di politica climatica e i risultati che potranno essere ottenuti dalla COP21. Esiste il rischio, cioè, che a Parigi sarà celebrato un "successo" che potrà rendere un po’ più lenta la catastrofe climatica ma non rovesciarne la tendenza
Aumenta il lavoro ma solo quello a termine e non per i giovani. La fotografia che ci consegna l'Istat ritrae un mercato del lavoro sempre più anziano, che non lascia spazio ai giovani, relegandoli a un futuro di instabilità e precarietà. Una dinamica già in atto che gli ultimi governi non hanno voluto né saputo invertire
Il nostro Paese si colloca ben al di sotto della media europea per finanziamenti, per numero di studenti iscritti e laureati, per numero di ricercatori e dottori di ricerca in rapporto alla popolazione
Oggi vengono al pettine tutte le contraddizioni del “nostro sviluppo” e il mondo, come una locomotiva, corre inarrestabile verso la catastrofe, guidata da un implacabile conduttore: il mercato
Un problema incombe su Le Bourget, dove si svolge la Cop 21, l'assemblea delle nazioni unite sulle questioni ambientali. Riguarda la democrazia. Perchè, come scrive Naomi Klein, “gli eventi ‘paralleli’ della società civile non sono semplici appendici all’evento principale, ma parte integrante del processo”
181 paesi hanno definito un percorso che potrebbe consentire di limitare a 2,7 °C l’aumento di temperatura rispetto al periodo preindustriale. Siamo ancora distanti dalla definizione di sforzi coerenti con uno scenario che eviti di sorpassare i 2 °C, ma si intravvede finalmente un cammino globale di controllo delle emissioni
La Francia, non contenta del disastro senza via di uscita provocato in Libia dall’ignoranza di Sarkozy, reitera errore e vittime in Siria, attirandosi addosso – a proposito di guerre «utili» - l’attacco di quella parte del Daesh come movimento che filtra anche sul territorio dell’Europa occidentale
In Argentina, con la vittoria di Macri, si chiude un’era. Ma le scosse telluriche causate da queste elezioni presidenziali si protrarranno per un lungo tempo e viaggiano ben oltre i confini del paese
La politica economica ha finora ignorato le disuguaglianze di genere e potrebbe tendere a ignorarle ancora di più oggi, considerando l’occuparsene come un lusso da tempi prosperi e non di crisi. Non è così, e misurare in ottica di genere sia le misure di rilancio che quelle di austerity ci aiuterebbe molto a uscire prima e meglio dalla situazione attuale