La scomparsa di Augusto Graziani non lascia eredi, ma un compito: quello di reagire a questa era di decadenza nel pensiero economico italiano
La disoccupazione giovanile non è altro che un aspetto particolare della disoccupazione tout court. E maggiore occupazione si giustifica solo se vi è maggiore produzione di merci o servizi e maggiore attività, pubblica o privata che sia. Aspettando il “Job Act” di Renzi, un decalogo di principi da tenere ben presenti
La riforma varata a dicembre dal governo Letta abolisce i rimborsi elettorali e anche il cofinanziamento, mentre in tutta Europa i sistemi di finanziamento pubblico diretto ai partiti sono considerati una componente fondamentale per il corretto svolgimento del meccanismo democratico
La crisi europea origina anche da una crescita delle disuguaglianze e dalle deregolamentazioni che invece di curare il malato ne aggravano la malattia
Il confronto tra i partiti sulla legge elettorale. Perchè il modello francese potrebbe costituire una ragionevole mediazione tra le esigenze della rappresentatività e quelle della governabilità
Lampedusa è lì e la verità è che tutti noi siamo lontani. Ciò che succede ogni giorno nel Cpsa dell’isola non lo sappiamo. I riflettori si accendono solo in occasione di visite illustri o dell’ennesima strage.
Mandela è stato l’ultimo grande liberatore del XX secolo. Ora che se n’è andato, il nostro futuro sembra più incerto che mai. Il suo lavoro incompiuto diventa nostra responsabilità collettiva
Il governo ha stanziato 120 milioni per allargare la sperimentazione della carta acquisti. Ma una cifra così ridotta per una platea così ristretta non costituisce certo l'atteso arrivo anche in Italia di quella garanzia di reddito per i poveri che esiste in quasi tutti i paesi Ue
Per diventare un paese più competitivo ci dicono sempre che servono "le riforme strutturali". Ma la maggiore competitività della Germania si spiega solo con la costante compressione dei salari reali, in termini relativi rispetto agli altri paesi dell’eurozona