Professore associato di storia moderna nella Facoltà di scienze politiche di Torino. Ha pubblicato ricerche sulla storia della cultura tedesca, sull'economia italiana contemporanea, sul rapporto tra economia, cultura politica e movimenti sociali nell'età giolittiana
A quale logica resalmente risponde il progetto di riforma costituzionale dello Stato a cui sta lavorando il governo di Matteo Renzi? Un'analisi del disegno di legge
Fare dell'affaire pensioni una questione di rapporti tra vecchi e giovani è in primo luogo una scelta ideologica degli economisti neo-liberali, per i quali, soprattutto nelle analisi del risparmio e dunque dei sistemi previdenziali, non esistono classi, ma solo generazioni
Gridare all’invasione di campo della Corte anziché riconoscere che il governo ha violato i limiti imposti dalla giurisdizione costituzionale vuol dire invocare lo scardinamento della costituzione
Il partito di Renzi aspira a essere fortissimo nei confronti delle istituzioni mentre vuole apparire debolissimo in quanto associato nell’immaginario allo stato, che è bene che sia debole
La proposta di legge in discussione in Parlamento non risponde a esigenze di principio o di sistema, ma solo a un’urgente esigenza di autotutela, reciproca, di Pd e Fi nella situazione presente
Il confronto tra i partiti sulla legge elettorale. Perchè il modello francese potrebbe costituire una ragionevole mediazione tra le esigenze della rappresentatività e quelle della governabilità
Il punto di mediazione per la riforma della legge elettorale indicato dai “saggi” nel loro documento potrebbe rivelarsi peggiore dell'attuale sistema
La soluzione alla crisi dei partiti starebbe nel rafforzamento dell’esecutivo sul legislativo. Un'analisi del documento finale della Commissione per le riforme costituzionali
Lo spirito che anima i nuovi revisori della Costituzione sembra condurre a una concentrazione enorme di potere nelle mani del presidente in assenza di alcune fondamentali garanzie