L’obiettivo del Governo sembra quello di sostituire il lavoro pubblico con forme coercitive di lavoro gratuito, laddove l'erogazione dei servizi pubblici dovrebbe avere un ruolo e una qualificazione adeguata
Quel che ha convinto l'elettorato greco è stata l'autocritica di Tsipras che non ha negato i gravi errori commessi e si è assunto la piena responsabilità personale in quanto capo del governo. I greci hanno riconosciuto al governo di aver condotto - per la prima volta - una dura trattativa usando tutte le armi della democrazia
Il programma per favorire l'occupabilità dei giovani per ora non ha visto il coinvolgimento dei diretti interessati. Ma porre al centro i giovani potrebbe costituire la natura realmente innovativa della politica pubblica
La sopravvivenza dell’unico governo anti-liberista e di sinistra è un segnale di grande importanza. I margini di manovra di Tsipras restano molto ristretti, vincolati ai numerosi paletti contenuti nel terzo Memorandum, ma è solo attraverso una battaglia paneuropea che si può sperare di rovesciare l’attuale paradigma economico
La vicenda Colosseo sembra la tempesta perfetta per far emergere in tutto il suo splendore il profilo decisionista di un governo capace di assicurare sull’onda dell’indignazione la giusta soluzione
La decisione della Germania di aprire le frontiere per accogliere i rifugiati per poi richiuderle ha messo in discussione un caposaldo dell’Unione Europea. Ma ha provocato un allargamento politico dell’Europa. Ad entrare non sono Stati, ma uomini, donne e bambini
Il Memorandum firmato da Alexis Tsipras è stata una capitolazione del governo alle richieste della Troika o, come ha detto il premier greco, "era il migliore accordo che si poteva avere"?
Per la seconda volta, dopo il referendum di luglio, la Grecia va al voto con la liquidità a singhiozzo.Un inedito strumento di pressione della Banca centrale europea sulla politica greca. Intervista a Marika Frangakis, economista vicina a Syriza e membro del team di consiglieri economici del vicepresidente Dragasakis
Nella insostenibilità della costruzione europea ci sono dinamiche e contraddizioni in cui inserirsi per porre il problema della modifica dei trattati e del fiscal compact
Contro le forze più reazionarie presenti in Europa, serve un piano B. L'appello di Varoufakis, Melenchon, Fassina, Kostantopoulou e Lafontaine