Ordinario di Filosofia politica e morale presso la Università di Paris X - Nanterre
Siamo ormai tutti dentro la guerra. Colpiamo e ci colpiscono. E in questa guerra nomade, indefinita, polimorfa, dissimmetrica, le popolazioni delle «due sponde» del Mediterraneo diventano ostaggi. Ma dopo Parigi, è necessario rimettere la pace, e non la vittoria, al centro della nostra agenda politica
La decisione della Germania di aprire le frontiere per accogliere i rifugiati per poi richiuderle ha messo in discussione un caposaldo dell’Unione Europea. Ma ha provocato un allargamento politico dell’Europa. Ad entrare non sono Stati, ma uomini, donne e bambini
Tsipras ha detto la verità dicendo che l’accordo con l'Unione europea è pessimo. Per questo bisogna continuare a battersi
Perchè seguiamo le tappe della “crisi greca” come se la nostra propria sorte ne dipendesse? Perchè è proprio così, ne va anche del nostro destino. È l'attualità della politica, la sua resistenza alla governance, e la sua capacità di riconquistare il posto che deve occupare in una società di persone libere
Nike/La vittoria di Syriza offre delle prospettive importanti per i popoli d'Europa esposti al neoliberismo ed ai processi de de-democratizzazione che lo accompagnano. E sotto molti aspetti questo risultato rovescia - o neutralizza - gli effetti catastrofici delle ultime elezioni europee
La crisi europea cambia l'assetto dei poteri, modifica l'equilibrio instabile dei rapporti tra gli stati, e tra il livello nazionale e quello europeo. Le decisioni sull'economia non lasciano spazio ai processi democratici. Ma senza democrazia non c'è Europa