Star bene senza il Pil/Già trent’anni fa Giorgio Ruffolo definiva il Prodotto nazionale lordo, un “idolo bugiardo”. Un indice al quale veniva attribuita la capacità di dar conto non solo della crescita economica di un paese, ma anche del suo progresso sociale.
Star bene senza Pil/L’austerità è servita a tagliare il welfare e il protocollo di Kyoto si regge su misurazioni che creano altri mercati e non migliorano il clima
Star bene senza Pil/Venti stati americani su 50 utilizzano l’Indice di sostenibilità economica. E le organizzazioni internazionali pensano a nuovi indici di misurazione
Star bene senza Pil/Dal «paradosso di Easterlin» agli studi di psicologia cognitiva, tutti i tentativi (e le difficoltà) di misurare il piacere collettivo
Star bene senza Pil/Il piano europeo verso un’economia «low carbon» e per le città intelligenti. E in Italia l’Agenda digitale prepara documenti ma non fa progressi
Star bene senza Pil/ La proposta di 52 deputati di diverse forze politiche: sostituire il Pil con il Bes, calcolare l’impatto ambientale
Il tentativo di Alexis Tsipras, se anche non dovesse salvare l’Europa, avrà il merito di squarciare il velo d’ipocrisia dominante in questi anni. Se a vincere sarà il No, ci risveglieremo da una colossale bugia. Sarà dura, ma sarà pur sempre meglio che questa Europa, l’unica che abbiamo conosciuto, che è quella del sì al referendum
I rapporti di collaborazione tra le due potenze dovrebbero crescere con il varo della banca dei Bric, con quello della nuova banca asiatica di sviluppo e con i progetti per la nuova via della seta
L’Italia deve rispondere per la prima volta nella sua storia ad una denuncia causata da un Isds, l’arbitrato internazionale tra investitori e Stati, oggi al centro delle polemiche per il suo possibile inserimento nel Ttip, il Trattato Transatlantico tra Unione Europea e Stati Uniti. La denuncia della campagna Stop-Ttip
"Cinque anni fa, il Fondo monetario internazionale aveva previsto che il Pil greco si sarebbe contratto del 5% a causa delle misure di austerità. Ad oggi si è ridotto del 25%. Questo dovrebbe bastare a decretare la necessità di un superamento radicale del programma". Parla James Kenneth Galbraith