Lavoro cercasi/7 Il valore è prodotto dal lavoro del lavoratore, scriveva Adam Smith ne "La ricchezza delle nazioni". Una rilettura più che utile oggi
Il prodotto interno lordo compie 80 anni. Molto più di un numero, il pil ha rappresentato un modello di società anche i processi politici e culturali. Ma come disse il suo stesso inventore, l'economista Simon Kuznets, ogni generazione deve riformulare i propri indicatori in risposta al mutare delle condizioni
L’Italia è agli ultimi posti della graduatoria mondiale sull’efficienza complessiva del sistema giudiziario. Tutti i numeri in un recente rapporto dell'Istat
La proposta di legge in discussione in Parlamento non risponde a esigenze di principio o di sistema, ma solo a un’urgente esigenza di autotutela, reciproca, di Pd e Fi nella situazione presente
Il ridimensionamento del ruolo del Pil nelle scelte politiche comporta un ridimensionamento del potere tecnocratico, perché intacca l’assolutezza della teoria economica e sollecita la consapevolezza della necessità della riacquisizione di spazi di effettiva democrazia. Perciò il superamento del Pil costituisce un nodo culturale per la democrazia
In un articolo su Nature un gruppo di esperti guidato dall'economista ambientale Robert Costanza, e tra i quali spicca anche il nostro ministro del lavoro, Giovannini, delinea la road map per superare il Pil come unità di misura del benessere dei paesi. Ma per farlo serve un'etica della corresponsabilità tra governanti e cittadini
La riforma varata a dicembre dal governo Letta abolisce i rimborsi elettorali e anche il cofinanziamento, mentre in tutta Europa i sistemi di finanziamento pubblico diretto ai partiti sono considerati una componente fondamentale per il corretto svolgimento del meccanismo democratico
Dalla ricostruzione dell'immediato dopoguerra al processo di integrazione monetaria europea. Pubblichiamo l'introduzione al volume "Lo sviluppo dell'economia italiana" dell'economista Augusto Graziani, scomparso a Napoli, il 5 gennaio scorso, all'età di ottant'anni
Il confronto tra i partiti sulla legge elettorale. Perchè il modello francese potrebbe costituire una ragionevole mediazione tra le esigenze della rappresentatività e quelle della governabilità