Professore di "Economia applicata e dello sviluppo" presso la Facoltà di Scienze Statistiche dell'Università Sapienza di Roma. I suoi scritti riguardano temi di sviluppo economico dei paesi sottosviluppati con particolare riguardo ai problemi di misurazione dello sviluppo. I suoi ultimi lavori sono: "Lo sviluppo sostenibile”, in AA.VV. Diritti umani. Cultura dei diritti e dignità della persona nell’epoca della globalizzazione, UTET 2007; “Povertà e impoverimento”, in AA.VV. XXI Secolo – Aggiornamento dell’Enciclopedia italiana di scienze, lettere ed arti. Treccani 2007; "Crescita o sviluppo", Scritti di gruppo, n. 1, 2008
La rotta d’Italia. In campagna elettorale l’obiettivo di tutti è la crescita. Ma che cosa vuol dire? Quali meccanismi portano alla crescita nel capitalismo? E siamo sicuri che è proprio quello che vogliamo?
Sulla produttività che non cresce – e sulle politiche necessarie – occorre chiarire molti equivoci, ripartendo dai concetti di base dell’economia e dalle analisi di Paolo Sylos Labini
L’economia – secondo Hirschman – cambia in base alle connessioni messe in moto dagli investimenti: a monte e a valle, effetti sui consumi e sul fisco. Ma anche su ambiente e politica
Gli equivoci sulla spesa corrente "cattiva" e quella per investimenti "buona". Senza un'analisi della politica produttiva pubblica, ogni "spending review" è destinata a fare pura macelleria. O all'inefficacia
Un'anticipazione dal libro “L’economia come scienza sociale e politica” (Aracne, 2010)
Investire in titoli del debito pubblico italiano conviene. I dati del periodo 1990-2008 smentiscono la propaganda dei fondi di investimento
"Donne e microfinanza": un libro frutto di una ricerca collettiva, che esplora gli effetti economici positivi e gli incerti esiti sociali della microfinanza per le donne
Come un aumento generalizzato della spesa pubblica finanziata da un aumento del debito pubblico può farci uscire dall'intreccio letale tra crisi finanziaria e recessione
L'India dei miracoli e l'India dei miserabili: contro i due stereotipi, un libro scritto dalla "democrazia più complicata del mondo" a partire dalle persone, dalle loro azioni e dai loro diritti