(DPhil, Oxford) è Visiting Lecturer in International Political Economy a London Metropolitan University, editorialista politico ed economico di Liberazione e contribuisce regolarmente a Carta e alle Lettere Internazionali del Mulino. In passato è stato Research Fellow presso l'Università di Bologna e ha partecipato a diversi progetti europei di cooperazione e sviluppo. Esperto di economie in transizione e del rapporto tra stato e mercato è autore, tra le altre cose, di Market Without Economy (2007, Ibidem Verlag).
L’alternativa per Syriza è semplice: abbandonare l’euro, o la resa totale, rinunciando ad ogni pretesa di compromesso. Sperare di trovare una via di mezzo non è realistico
È davvero necessario garantire i meccanismi per facilitare la governabilità e in questo senso l'Italicum costituisce un passo nella giusta direzione?
La lotta contro l’austerity, in Grecia, è il cavallo di troia di una battaglia più grande, non solo economica ma eminentemente politica in seno all'Unione europea
Tsipras chiede che la Bce finanzi il nuovo debito greco e soprattutto ha promesso la fine dell’austerity. La Germania è contraria ma una possibilità potrebbe arrivare dalla Spagna
La coincidenza temporale tra la manifestazione della CGIL e la Leopolda di Renzi ha una simbologia molto forte. Per la prima volta, anche visivamente, il vecchio corpo della sinistra si spacca
Dopo una serie di recensioni entusiaste, è arrivato il Financial Times, per mano del suo economic editor, a fare le pulci al libro di Piketty. Scatenando un polverone mediatico
Davanti ad una crisi di portata storica, i socialisti europei si sono contraddistinti per un atteggiamento ultra-passivo rispetto alla risposta conservatrice data alla crisi
I prezzi delle case sono saliti del 15 percento in un anno. Una salita vertiginosa, anche se non estemporanea, che alimenta i timori di una nuova bolla immobiliare
Welfare, fisco e lavoro. Cosa c'è e cosa manca nel programma economico del neosegretario del partito democratico, Matteo Renzi
Il taglio dei tassi di interesse da parte della Banca centrale europea è la conseguenza del fallimento delle politiche di Francoforte. Perché anche una politica monetaria espansiva ha ben pochi effetti se unita a una politica fiscale restrittiva, come il caso dell’Europa ben spiega
Mentre il dibattito politico sull'austerity è assente, in campo accademico lo scontro è al calor bianco. Così l’economia è diventata ideologia e lo scontro teorico è divenuta bagarre politica
La rotta d'Italia. Alla base della crisi italiana c’è il fallimento delle riforme della “seconda Repubblica”. Non serve continuare su quella strada, serve rinnovare la politica, organizzare la società, ricostruire una classe dirigente
Le cause e le conseguenze del buco di bilancio degli Stati Uniti e delle politiche che si preparano ad affrontarlo. Se l’austerità sbarca in America, la recessione diventa inevitabile
In Europa, la gestione autoritaria e antidemocratica della crisi economica ha generato una crisi di legittimità delle istituzioni nazionali e continentali
Se di austerity l'Europa muore, come si fa una politica espansiva, sotto il ricatto dei mercati? Serve una nuova politica monetaria, con l'arma della repressione finanziaria
Con la crisi è crollato un modello, quello che reggeva la costruzione europea. Le vie d'uscita possono essere autoritarie e di destra. Oppure si può pensare a una nuova Europa, ma ricordandosi che la democrazia è soprattutto un sistema di distribuzione delle risorse alternativo al mercato, e non una semplice cornice politica di quanto deciso dalle borse internazionali
La crisi greca diventa ingestibile, né può servire la "ricetta Mirafiori" delle istituzioni internazionali. L'uscita di scena di DSK cambia poco: è vero che l'ex direttore dell'Fmi ha aperto sui controlli ai movimenti di capitale, ma le ricette macro non sono cambiate
I tagli draconiani al settore pubblico e l’aumento delle tasse in senso antiprogressivo del governo di coalizione caratterizzano un capitalismo sempre meno inclusivo