Stagnazione, crisi della domanda interna, denatalità, invecchiamento. Per l'Europa - e soprattutto per l'Italia - si profila un destino giapponese?
Non è crollato solo un castello finanziario. È saltato il meccanismo di alimentazione della domanda globale degli ultimi 15 anni, e con esso un ordine culturale, politico ed economico. Adesso siamo di fronte a un bivio: un nuovo patto economico, sociale e geopolitico, oppure il protezionismo populista
Tra i paesi del BRIC, il Brasile è quello che ha più urgenza di fare scelte di struttura. Perché la politica economica non si può affidare solo alle esportazioni
L'economia indiana ha resistito finora meglio di quella cinese. Ma un tasso di crescita "solo" del 5% avrebbe comunque un impatto sociale molto negativo
Sarebbe stato possibile evitare questa crisi? Forse sì, con misure davvero keynesiane prese per tempo. Ma è difficile uscirne a questo punto, con un "nuovo new deal": nel casinò della finanza l’efficacia di quella strumentazione è dubbia
Il bilancio del vertice G20 è del tutto insoddisfacente. Si è trovato un compromesso laddove era possibile, ma le soluzioni sono di gran lunga al di sotto dei problemi
Il summit di Londra sancisce la crisi del capitalismo della super-finanza. Ma molte delle misure prese sono più d'immagine che reali, e manca un coordinamento internazionale. Assente la riflessione su quello che può essere il volano della ripresa: tornare a collegare sistema economico, distribuzione del reddito e bisogni delle persone
Piano Geithner: come far sopravvivere (forse) il sistema che ha portato al crac. Mentre è necessario che la finanza torni al suo limitato ruolo originario
Incertezze e scommesse dell'economia cinese: la ristrutturazione industriale, il piano di rilancio, fino alla proposta di una nuova moneta internazionale
Nel duopolio Cina-Usa spunta un'idea: prima far ripartire la macchina produttiva, poi cominciare ad aggiustarla. Così corriamo dritti verso il baratro