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Giorgio Lunghini

Professore di Economia Politica all'Istituto Universitario di Studi Superiori di Pavia. E' stato presidente della Società Italiana degli Economisti dal 2004 al 2007.

Tutti gli articoli pubblicati su Sbilanciamoci.info

Disoccupazione e bisogni sociali

di Giorgio Lunghini

Buon lavoro/La disoccupazione ha origine nelle forme attuali del cambiamento tecnologico e organizzativo, ed è tendenzialmente irreversibile

Le idee sul capitalismo

di Giorgio Lunghini

L'abc dell'economia/L'economia è una disciplina che non progredisce col passare del tempo, o per lo meno non progredisce nel senso in cui progrediscono la fisica e la medicina, che via via incorporano e sistemano le teorie precedenti dopo averle emendate dei loro errori e alla luce di nuovi risultati sostanziali.

La corsa ai salari e alle pensioni

di Giorgio Lunghini

Promuovere la crescita tagliando salari e pensioni? L’unico effetto di bassi salari saranno alte rendite e alti profitti, con l'aumento della speculazione finanziaria

Ritorna lo spettro della deflazione

di Giorgio Lunghini

Per il sistema economico nel suo complesso la deflazione ha effetti soltanto negativi. Ripubblichiamo, per la sua attualità, un articolo scritto per la Rivista del manifesto nell'estate 2003

Reddito sì, ma da lavoro

di Giorgio Lunghini

L’autonomia economica e politica delle persone presuppone un reddito da lavoro. Il reddito di cittadinanza corre il rischio di far aumentare il numero dei non occupati e la loro l'emarginazione, lasciando irrisolta la questione dei bisogni sociali insoddisfatti

Idee contro interessi. La buona economia di Keynes

di Giorgio Lunghini

Il nuovo libro di Giorgio Lunghini "Conflitto, crisi, incertezza" offre un “manuale” alternativo alla teoria economica dominante, con le idee dei classici, da Marx a Sraffa. Un estratto

L'economia che cade dalla cattedra

di Giorgio Lunghini

A proposito di titoli tossici: il fallimento non è di tutto il pensiero economico, ma di quel modello unificato di spiegazione della realtà che negli ultimi anni è andato per la maggiore, riuscendo a fare nell'economia quel che non era riuscito neanche nelle scienze fisiche. Il che pone interrogativi di fondo sull'insegnamento dell'economia e sulle fatiche del pensiero critico

Keynes, la City e il naso di Cleopatra

di Giorgio Lunghini

Sarebbe stato possibile evitare questa crisi? Forse sì, con misure davvero keynesiane prese per tempo. Ma è difficile uscirne a questo punto, con un "nuovo new deal": nel casinò della finanza l’efficacia di quella strumentazione è dubbia

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