Il petrolio brasiliano, il gas russo. Come le risorse naturali dei Bric cambiano l'asse energetico mondiale. Con numerose conseguenze
Una miniera di rame in Afghanistan, un megaprestito alla Moldavia. Gli investimenti all'estero della Cina crescono, e spiazzano lo scacchiere internazionale
Invecchiamento della popolazione, debito pubblico, bassa produttività, servizi inefficienti, stagnazione prolungata: non è l'Italia, è il Giappone
Ogni cittadino italiano è diventato più povero, in media, dell'1% all'anno nei sette anni di governo della destra. Tutti i dati su produzione, investimenti, debito, redditi mettono in evidenza la gravità della situazione macroeconomica e finanziaria, mentre la percezione della realtà da parte del governo appare del tutto evanescente
Con la bancarotta del mainstream tornano i giganti del passato, da Marx a Keynes: sulle loro spalle possiamo camminare ma non accomodarci
Lo scandalo dello scudo fiscale e il problema che c'è a monte: la piena libertà di movimento dei capitali è inconciliabile con la piena democrazia degli stati nazionali
Mentre i governi di Usa ed Europa arrancano nella ri-regolazione, emerge un sistema finanziario ancorapeggiore di quello precedente alla crisi. E non si affronta il nodo principale: alle banche non manca la liquidità, ma il capitale
Il declino degli Stati Uniti evidenzia ancora di più la performance cinese e avvicina al pettine il nodo principale: il ruolo del dollaro nell'economia mondiale
Si accendono i riflettori su un G8 tanto stanco quanto inutile. Mentre poco si parla delle discussioni nell'unica sede legittimata a discutere dei destini del globo: le Nazioni Unite, dove si è appena conclusa la Conferenza sulla crisi. Con spunti interessanti anche se timidi
1 miliardo di affamati, 36 stati dipendenti dall'estero. Concentrazione e finanziarizzazione dell'alimentare peggiorano il bilancio del crack