scuola, università e ricerca
Formazione: il ritardo delle imprese italiane
Secondo il Ministero del lavoro restano inutilizzati 700 milioni di euro pari al 62% delle risorse disponibili tramite i Fondi interprofessionali
Quattro salti in pagella. I dati dell'Ocse
I dati Ocse-Pisa hanno mostrato un lieve miglioramento dei quindicenni italiani, e dato il via a un'indecente corsa della politica ad attribuirsene i meriti
Perché noi ricercatori protestiamo
Non solo blocchi e tagli, che si accaniscono sulla conoscenza. Ma una visione sbagliata del futuro dell'università. Punto per punto, quel che ci aspetta
I voti della generazione 2
Finito il chiasso sulla regola ambigua del 30 per cento, dei figli degli immigrati a scuola non si parla quasi più. E invece si dovrebbe parlare molto: di rendimento, criteri, strategie, risorse. A partire dai dati sui voti e sulle carriere scolastiche, che suonano un allarme sul quale si può ancora intervenire
Se la politica scopre il precario
In molti saltano sul carro dei precari, Gelmini tira dritto. Ma come affrontare il moloch dei 240.000 insegnanti in lista d'attesa?
Una camicia di forza per l'università
Di soppiatto, senza pubblicità, una "banca dati" apparentemente innocua sopprime l’autonomia didattica delle università italiane. Retroattivamente
Ricerca: non si vive di sole citazioni
La ricerca scientifica va valutata. Ma come? Un'analisi critica del metodo Civr, basato sull'impact factor. E una proposta di correzione
Promossi e bocciati, con numeri sballati
Gelmini fa gli "exit poll" alle scuole, e annuncia al mondo: quest'anno più bocciati. Ma i conti non tornano, e i numeri del 2009 smentiscono quelli del 2010
Prof e buoi dei paesi tuoi
Insegnanti regionali doc, e test di dialetto per prendere la cattedra. La Lega si scatena sulla scuola, anche Gelmini annuncia graduatorie regionali. Eppure sono le scuole del Nord, piene di insegnanti che vengono dal Sud, le migliori nei test internazionali. E i numeri sui trasferimenti smentiscono gli allarmi
Gli stranieri a punti a scuola d'italiano
Fiore all'occhiello della Lega trionfante, arriva il "permesso a punti". Un percorso a ostacoli per restare in Italia. Tra i principali, la conoscenza della lingua, al cui insegnamento però si tagliano i fondi. Ma proprio sulla base del permesso a punti si può esigere dalla politica centrale e locale un investimento sui corsi per gli immigrati
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