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Siamo nel mezzo di una revisione «costituzionale» che vuole riformare la democrazia del welfare, cambiare le istituzioni esistenti per assicurare una maggior efficienza economica. È un processo che espropria il popolo dalla sovranità politica
Il trentennio neoliberista ha divorato la democrazia liberale, facendo carta straccia dei diritti sociali, lasciando spadroneggiare la finanza e riducendo i poteri degli Stati. La questione democratica si ripropone con la partecipazione e la resistenza contro l'assolutismo dei privilegi
Quella che viviamo non è una crisi della democrazia, ma una sua nuova fase. Questa la diagnosi che faceva, circa trentacinque anni fa, Nicos Poulantzas
di Thomas Fazi
Intervista a Hugo Radice, docente all'Università di Leeds: «È necessario ripartire dalle conquiste ottenute dai movimenti popolari e di base»
di Carlo Donolo
C'è un'oscillazione storica tra il polo di uno Stato liberale tendenzialmente minimale con una funzione pubblica ridotta, che lascia dispiegarsi a pieno gli «animal spirits» acquisitivi e accumulativi, e il polo di uno stato sociale con funzione pubblica estesa
Il Consiglio per i Diritti Umani dell'Onu ha votato una risoluzione storica per l'avvio di un processo verso uno strumento legalmente vincolante per il rispetto dei diritti umani da parte delle grandi corporations
Aumentano i tentativi di Washington di applicare all'estero le proprie leggi in campo finanziario