Economia e finanza
Da Honoré de Balzac a Bertolt Brecht, a Paolo Volponi: storie profane di soldi, efficaci per far riflettere sulla natura dell’economia e sulla quotidianità della crisi. Lo spettacolo di Graziella Galvani presentato alla scuola estiva dell'università di Urbino e Sbilanciamoci!
Trasparenza di bilancio: 98 paesi su 102 non ottengono un punteggio sufficiente. Il rapporto dell'International Budget sulla quantità e qualità delle informazioni rese disponibili al pubblico
Per opporci alla nuova “religione tecnico-capitalistica” serve una nuova laicità. Cosa difficile, per la forza inarrestabile del tecno-capitalismo, ma non impossibile. Un'anticipazione del libro di Lelio Demichelis “La religione tecno-capitalista. Dalla teologia politica alla teologia tecnica" (Mimesis edizioni)
Sono oramai quasi cinque anni da quando è deflagrato il problema greco, reso clamoroso dalla crisi mondiale ma da quella solo in minima parte causato: già da quando il paese, nel 1981, era entrato nella Comunità europea, primo fra i nuovi sud mediterranei, era risultato evidente che l’allargamento a questa nuova zona dell’Europa avrebbe dovuto indurre cambiamenti di non poco conto nella politica di Bruxelles
La Sinistra ha il compito di “smascherare” sia la contraddizione dell’europeismo iniquo, sia il pericoloso regresso storico che sarebbe innescato da una iniziale incrinatura dell’euro
La vicenda greca rivela una nuova forma di colonialismo, condotto con il consenso dei paesi occupati, anche se sotto un ricatto assolutamente inedito. È un esperimento in corso e gli esiti dello stress test sono incerti. Ma una cosa è certa: qualunque sia il risultato, l’Europa non sarà più la stessa
Il lavoro deve essere anche una scelta, e porre l’accento su questo aspetto cruciale significa reagire al fatto che il dibattito pubblico e le scelte politiche appaiono governate esclusivamente da un principio di realismo che, in realtà, deriva al tempo stesso dal ricatto e dalla volontà di disciplinamento che da questo ricatto trae forza
Il lavoro autonomo rappresenta il 23% degli occupati in Italia eppure spesso lo si affronta solo nel tentativo di ricondurre le forme di lavoro free lance a rapporti di lavoro subordinati