Workers act/Un progetto di politica per il lavoro, che si articoli lungo tre assi: attivazione di lavori concreti, riduzione dell’orario di lavoro e un welfare universalistico. Perchè quello di cui c'è bisogno è l’esigenza che di garantire a tutti un’attività che assicuri una prospettiva di lavoro e di vita dignitosa
Abbiamo bisogno di politiche orientate a facilitare la migrazione dei lavoratori nei nuovi settori dell'istruzione, formazione, e servizi avanzati. E che consentano il superamento dello squilibrio strutturale, senza il quale ogni qualsivoglia aumento frazionale del Pil risulterà effimero
Dopo la troika/Cambiare la Grecia senza soldi né alleati. A Bruxelles il governo di Atene non ha trovato gli appoggi che sperava. I Paesi del nord devono mostrare al mondo (in primis a spagnoli e irlandesi) che la strada indicata da Tsipras è perdente. E in casa si trova spinto da sinistra a rispettare il programma elettorale
La produzione industriale cade di nuovo a gennaio, la ripresa si allontana e l’industria italiana continua a perdere pezzi. È il momento di ritornare a politiche che guidino il cambiamento dell’industria e delle tecnologie
Senza un cambiamento profondo, l’Europa non si riprenderà. È interessante analizzare i costi di un’uscita dall’euro, ma una moneta nazionale opererebbe in un contesto ben diverso dai tempi della lira. E senza Europa perderemo tutti.
Crack 2.0/Draghi inonda le banche di liquidità con il “quantitative easing”, sperando che i soldi finiscano nell’economia reale. Nel frattempo, in Svizzera esplode il caso Hsbc e l’Italia prepara la “bad bank”. Tutto va come sempre, aspettando che la bolla finanziaria riesploda
Chi pensava che l’euro non avrebbe potuto sopravvivere si è sbagliato. Ma i critici hanno ragione su una cosa: o ci sarà l'Europa politica - gli Stati uniti d'Europa - o non ci sarà l'euro. Un articolo del premio Nobel per l'economia, in collaborazione con Mauro Gallegati
Oligarchi/La convergenza delle forze nel campo sociale e in quello economico ha vinto sulle resistenze e come esito abbiamo una massa di senza-potere senza organizzazioni di resistenza. Perciò è ipocrita gridare allo scandalo contro il populismo, che non fenomeno scatenante ma sintomo, retto sull’illusione data ai senza-potere di mutare la loro sorte
Come possiamo costruire in Italia una forza politica analoga a Syriza e Podemos? Iniziamo da una cornice che tenga insieme forze politiche e mobilitazioni sociali, una reinvenzione del Fronte popolare. Con cinque campagne: contro l’austerità e il Jobs act, per i diritti, la pace, l’ambiente
L’operazione Triton di vite umane ne ha salvate pochissime ma in compenso di soldi ne ha già divorati tanti e ancora più ne divorerà nei prossimi mesi