alter
capitali
italie
globi

primo piano

Mondazzoli, ancora un passo verso il peggio

di Vincenzo Comito

Con un fatturato congiunto di circa 460 milioni di euro nel 2014, il nuovo gruppo controlla ora una quota pari al 40% del mercato librario. E, come denunciavano tempo fa gli autori Bompiani (tra i marchi ceduti) conquista un potere quasi monopolistico nei confronti di autori e librerie

Volkswagen, il prestigiatore tedesco

di Guglielmo Ragozzino

Nei primi sei mesi del 2015, Volkswagen ha superato la rivale Toyota che deteneva il vertice da qualche anno, avendo approfittato della crisi di General Motors, tradizionale capofila del settore automobilistico. Ma la corsa del gigante tedesco si è infranta proprio nel mercato su cui più aveva puntato

Grecia, perchè Syriza ha vinto di nuovo

di Dimitri Deliolanes

Quel che ha convinto l'elettorato greco è stata l'autocritica di Tsipras che non ha negato i gravi errori commessi e si è assunto la piena responsabilità personale in quanto capo del governo. I greci hanno riconosciuto al governo di aver condotto - per la prima volta - una dura trattativa usando tutte le armi della democrazia

Grecia, la breccia rimane aperta

di Thomas Fazi

La sopravvivenza dell’unico governo anti-liberista e di sinistra è un segnale di grande importanza. I margini di manovra di Tsipras restano molto ristretti, vincolati ai numerosi paletti contenuti nel terzo Memorandum, ma è solo attraverso una battaglia paneuropea che si può sperare di rovesciare l’attuale paradigma economico

Il voto ai tempi del capital control

di Sara Farolfi

Per la seconda volta, dopo il referendum di luglio, la Grecia va al voto con la liquidità a singhiozzo.Un inedito strumento di pressione della Banca centrale europea sulla politica greca. Intervista a Marika Frangakis, economista vicina a Syriza e membro del team di consiglieri economici del vicepresidente Dragasakis

La Grecia al voto

di Dimitri Deliolanes

Se Tsipras riuscirà a gestire questo difficile passaggio in maniera utile per il suo popolo e per il suo paese, ottenendo la ristrutturazione del debito e il finanziamento promesso per l’economia reale, allora le forze anti-austerità europee avranno perso una battaglia ma vinto la guerra

Debito: l'appello degli economisti

di ***

I Paesi Membri dell’Unione Europea votino, durante l’Assemblea Generale dell’ONU del 10 settembre, a favore di una risoluzione per la gestione democratica dei debiti sovrani, affinché le sorti dei Paesi indebitati vengano sottratte al mercato dei debiti, come nel caso dell’Argentina prima e della Grecia poi. L'appello degli economisti

La crisi globale e la Pizia cinese

di Angela Pascucci

L’immagine più vera di questa torrida estate di crisi finanziaria resta una sola: quella di un mondo che, entrato nella seconda fase della grande crisi economica deflagrata nel 2008, non ha ancora capito a che santo votarsi per arginarla. Ed è prevedibile che in questo nuovo vorticare la Cina non sarà la soluzione e potrebbe invece far parte del problema

eZ Publish™ copyright © 1999-2015 eZ Systems AS