Il governo di Matteo Renzi ha deciso di applicare la sentenza della Corte Costituzione, ma dei 16 miliardi dovuti ne restituirà solo 2. Non solo: i soldi saranno presi da quanto era previsto per gli interventi contro la povertà. Il che conferma che a pagare per la redistribuzione saranno i più poveri
I conti non tornano/I contro-pilastri di una politica di sinistra contro le ricette liberiste di Renzi dovrebbero essere la difesa dei beni comuni e del patrimonio pubblico; un piano del lavoro fondato sulla dignità e i diritti delle persone; il ruolo degli investimenti pubblici; la difesa del welfare e dei diritti
I conti non tornano/L’Italia ha finito per conseguire i minori tassi di crescita, i maggiori tassi di disoccupazione e gli aumenti più elevati di povertà e diseguaglianze
La cornice del DEF sembra meno dolorosa di quella a cui ci siamo abituati. Ma è solo apparenza. Nel 2015-16 molti nodi verranno al pettine e non ci sarà nessun piano Juncher a salvarci
La riduzione d'autorità delle pensioni retributive dei cosiddetti benestanti non è una una misura equitativa. Ridurre le pensioni a un conflitto generazionale fra giovani e anziani o fra diverse categorie di anziani è sbagliato. E la nostra Costituzione indica la strada da seguire, quella della progressività dell’imposta sul reddito
Aumentare la tassazione di alcune di fasce di reddito molto alte, stop ai bonus fiscali, e un'imposta progressiva sul valore degli immobili. Per fare cosa? Investimenti in infrastrutture e rafforzare il welfare necessario. Sono alcune delle proposte del budget progressista presentato negli Usa in questi giorni
Abbiamo bisogno di politiche orientate a facilitare la migrazione dei lavoratori nei nuovi settori dell'istruzione, formazione, e servizi avanzati. E che consentano il superamento dello squilibrio strutturale, senza il quale ogni qualsivoglia aumento frazionale del Pil risulterà effimero
Tra l’Ottocento e il Novecento dello scorso millennio lo stato tedesco ha fatto default o ha ottenuto degli alleggerimenti dei suoi debiti ben otto volte
Le recessioni e il debito pubblico sono stati strumentalizzati per giustificare operazioni di politica economica finalizzate allo smantellamento del settore pubblico e dei beni e dei servizi pubblici.