Due tunnel sotto Firenze per far passare i treni veloci: come si è arrivati a scegliere la soluzione più costosa e meno conveniente dal punto di vista ambientale. Con appalti miliardari, a carico della collettività
Sarebbe stato possibile evitare questa crisi? Forse sì, con misure davvero keynesiane prese per tempo. Ma è difficile uscirne a questo punto, con un "nuovo new deal": nel casinò della finanza l’efficacia di quella strumentazione è dubbia
L’incremento dell’evasione nel 2008 sembra verificarsi come risposta razionale degli operatori economici di fronte alle difficoltà del ciclo economico. Al di là del dibattito politico di più corto respiro, occorre chiedersi se sia davvero utile accettare che l’evasione funzioni come ammortizzatore sociale occulto. Generando iniquità e inefficienza
Il summit di Londra sancisce la crisi del capitalismo della super-finanza. Ma molte delle misure prese sono più d'immagine che reali, e manca un coordinamento internazionale. Assente la riflessione su quello che può essere il volano della ripresa: tornare a collegare sistema economico, distribuzione del reddito e bisogni delle persone
L'inflazione attesa e quella reale, l'impatto dei prezzi petroliferi, l'incognita della contrattazione decentrata. Una simulazione degli effetti dell'accordo del 22 gennaio
La crisi economica colpisce le persone più deboli in modo più che proporzionale: con quale società ne usciremo? Una proposta di soluzione mutualistica: la costruzione di un fondo di rotazione per intervenire in modo autonomo dal governo, modificando la distribuzione del reddito in senso più democratico
Voleva tornare alla scuola con il maestro unico e le lezioni solo al mattino, invece ha rilanciato le domande al tempo pieno. Che adesso sfonda anche al Sud: più 35%. Per accontentare davvero la libera scelta delle famiglie, servirebbero 10.000 insegnanti in più. Invece, ci aggiorna il ministero, ne avremo 37.100 in meno
Il nostro sistema di ammortizzatori sociali è del tutto inadeguato. Ed è oggi, in tempo di crisi, che va radicalmente e urgentemente rivisto, stanziando tutte le risorse necessarie. Senza subordinare l'intervento ai tagli alla previdenza pubblica
La crisi ci costringe a cambiare. Politiche di redistribuzione del reddito sono essenziali per imboccare una nuova strada di sviluppo. Per farlo, serve un intervento pubblico non limitato alle politiche fiscali e un nuovo patto sociale, in direzione opposta a quella dell'accordo del 22 gennaio
Paradossi di governo: fa i pensionamenti coatti e allunga l'età pensionabile delle lavoratrici pubbliche. Ma ritirarsi a 60 anni aiuta davvero le donne?