Professore di Politica Economica, Università di Camerino
Sono le regole che definiscono l’attuale modo di essere dello sviluppo ad avere messo in moto i meccanismi di divaricazione tra i paesi europei. Una via di uscita può dunque essere trovata a partire dal superamento di queste regole
Le liberalizzazioni non vanno pensate secondo un'ottica solo economica. Ma come lo strumento per un progetto di società ispirato all'inclusione sociale
La crisi è anche il risultato degli schemi conoscitivi dell’economia tradizionale. Le soluzioni richiedono interventi che riflettano un diverso modo di pensare. A cominciare dalla finanza, dal debito, dal lavoro, dalla distribuzione del reddito
Che cosa viene dopo l’esaurirsi del progetto politico europeo? È realistico pensare al superamento del neoliberismo? La politica può ancora controllare la finanza? Tre domande scomode sugli scenari che ci aspettano e le lezioni degli anni trenta
La crisi come momento di discontinuità nel sistema economico e nei paradigmi della sua interpretazione. Una risposta ai commenti di D'Antonio
Se la dimensione economica esclude tutte le altre, l'idea di "interesse generale" si perde e quest'ultimo esce di scena. Svuotando il ruolo della politica
L'effetto lungo del liberismo sulla cultura e sull'economia, analizzato attraverso due parole-simbolo: flessibilità e globalizzazione. Usate e abusate per negare un'autonomia della società rispetto a presunte leggi economiche
La crisi ci costringe a cambiare. Politiche di redistribuzione del reddito sono essenziali per imboccare una nuova strada di sviluppo. Per farlo, serve un intervento pubblico non limitato alle politiche fiscali e un nuovo patto sociale, in direzione opposta a quella dell'accordo del 22 gennaio
La trasformazione della cultura economica della sinistra dal dopoguerra ad oggi. Arriverà l'ennesima rimozione, quella degli anni del liberismo?
Distruzione di ricchezza, indebitamento, effetto reddito: i tre canali di trasmissione della crisi dalla finanza alla realtà
La crisi dei mutui subprime non è solo finanziaria. La sua origine non è comprensibile se non si tiene conto dell'aumento nelle disuguaglianze tra i redditi negli Usa, legato a un peggioramento relativo della posizione dei gruppi sociali intermedi. Che ha rotto il patto alla base del sogno americano