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Pirelli, un altro pezzo di industria se ne va

di Vincenzo Comito

Dopo l'acquisizione dell’azienda da parte di ChemChina, quello che appare sempre più insopportabile è il sordo silenzio del governo su questa come su tante altre vicende simili

La truffa delle Grandi opere

di Anna Donati

Sul sistema delle grandi opere, mostra l'inchiesta in corso, è necessario un deciso cambio di passo. A partire dagli effetti distorsivi della Legge Obiettivo, sulla sterminata lista di opere che si vorrebbe realizzare di nessuna utilità collettiva, fino alle deroghe e proroghe che diventano la regola nel sistema degli affidamenti

Italia e Francia, i diktat della Troika

di Tania Toffanin

Sia il nostro Jobs Act che il progetto di legge francese “Per la crescita e l'attività” trasferiscono gli oneri della crisi economica sul lavoro e non affrontano la gravità della crisi

Torniamo al lavoro

di Grazia Naletto

Workers act/Nonostante l’ottimismo parolaio di renzi, le stime del Def parlano chiaro: il Jobs act inciderà sul Pil al massimo per lo 0,1%. Per ripartire ci sarebbe bisogno di una politica industriale, di contratti veri e di investimenti pubblici. Una riforma del lavoro per uscire dall’Ottocento 2.0

Italia

Un New Deal o il disastro

di Giulio Marcon

Workers act/Il governo Renzi non esce fuori dal dogma del mercato capace di autoregolarsi. Senza politiche pubbliche la crisi non finisce

Un Workers Act per uscire dalla crisi

di Claudio Gnesutta

Workers act/Un progetto di politica per il lavoro, che si articoli lungo tre assi: attivazione di lavori concreti, riduzione dell’orario di lavoro e un welfare universalistico. Perchè quello di cui c'è bisogno è l’esigenza che di garantire a tutti un’attività che assicuri una prospettiva di lavoro e di vita dignitosa

Italia, vent’anni di precarietà

di Leopoldo Nascia

Workers act/Ad oggi tutte le promesse delle riforme del lavoro non sono state mantenute,e la riforma del Jobs Act non sembra far altro che precarizzare tutti

Riforme strutturali: ecco come si uccide un paese

di Thomas Fazi

La cura della troika si basa su due pilastri: riforme strutturali e ampi avanzi primari. Ma i paesi che hanno seguito questa strada sono proprio quelli maggiormente in crisi

La Cina e il vecchio impero mongolo

di Vincenzo Comito

I rapporti tra Cina, Russia e Asia centrale riproducono un conglomerato di interessi che sembra ricalcare grosso modo il vecchio impero mongolo nei periodi del suo massimo splendore

La crisi è finita?

di Enzo Valentini , Mauro Gallegati

Abbiamo bisogno di politiche orientate a facilitare la migrazione dei lavoratori nei nuovi settori dell'istruzione, formazione, e servizi avanzati. E che consentano il superamento dello squilibrio strutturale, senza il quale ogni qualsivoglia aumento frazionale del Pil risulterà effimero

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