Post-liberismo/Le righe che seguono sono le ultime battute del dialogo leopardiano “Della Natura e di un Islandese” (Operette morali). Si parte dal «perpetuo circuito di produzione e distruzione», si arriva alla mummia contenuta in un Museo di non si sa quale città d’Europa. Vedeva lontano il nostro poeta. (L’Islandese che girava il mondo per sfuggire alla Natura finisce per caderle in bocca, come lo scoiattolo che crede di scappare finisce inghiottito dal serpente a sonagli.)
Post-liberismo/Il 2% del Pil di ogni paese da destinare allo sviluppo per dieci anni, fondi investiti in particolare nelle periferie continentali
Post-liberismo/È necessaria una tassazione federale per poter far funzionare la moneta unica, aggiungendo politiche industriali e regionali per ricostruire la capacità produttiva. Così il Pil salirebbe
Post-liberismo/La «Nato economica» va bloccata e ripensata la politica commerciale europea. A partire dal coinvolgimento della società e dallo sviluppo dei paesi più poveri
Post-liberismo/È necessario aumentare i redditi. E per far questo è fondamentale il ruolo dei sindacati, come ha riconosciuto anche il Fmi. L’Europa non ha appreso la lezione (perdente) del Giappone
Post-liberismo/Un’Agenzia per acquistare il 50%, l’intervento della Bce sui titoli di Stato e gli Eurobond
Nella fabbrica del mondo gli insediamenti delle attività manifatturiere si stanno spostando sempre più dalle zone costiere alle regioni interne
La riduzione d'autorità delle pensioni retributive dei cosiddetti benestanti non è una una misura equitativa. Ridurre le pensioni a un conflitto generazionale fra giovani e anziani o fra diverse categorie di anziani è sbagliato. E la nostra Costituzione indica la strada da seguire, quella della progressività dell’imposta sul reddito
For sale/Pubblichiamo l'inizio del capitolo XXIV del romanzo del 1965 A proposito di una macchina di Giovanni Pirelli. Il tema è l'introduzione di una gigantesca macchina tessile, il Vanguard, che disorienta gli operai.