Vicolo cieco a Bruxelles/1. Il governo Monti, le elezioni, le larghe intese e le decisioni di Bruxelles che condizionano il paese. Le politiche obbligate e quelle mancate. Una conversazione con l'ex viceministro dell'economia Stefano Fassina
Vicolo cieco a Bruxelles/2 Nel pieno della guerra mondiale, gli antifascisti al confino di Ventotene vedevano il presente delle politiche economiche dei regimi totalitari. L'ideologia del mercato è diventata il nuovo totalitarismo. Non era questa l'integrazione europea sognata allora
Vicolo cieco a Bruxelles/4 Come vent'anni di integrazione all'insegna del potere della finanza e delle politiche neoliberiste stanno distruggendo il senso comune di appartenenza all'Unione
C'erano davvero caratteri di "urgenza" e "necessità" nell'approvazione del decreto sulla rivalutazione delle quote di Banca d'Italia? Il Comunicato stampa del ministero dell'Economia chiarisce un solo aspetto: l'esautorazione del Parlamento e il predominio delle questioni finanziarie sui principi democratici
La proposta di legge in discussione in Parlamento non risponde a esigenze di principio o di sistema, ma solo a un’urgente esigenza di autotutela, reciproca, di Pd e Fi nella situazione presente
Le elezioni europee si avvicinano mentre crescono i presupposti perché nel parlamento europeo ci sia un ingente numero di parlamentari contrari all’Unione Europea. Ma non sarà una provocazione utile a far rinsavire i governi, perchè la contraddizione e i pericoli che essa genera non sono manovrabili a piacere
Sul fronte finanziario, la situazione della Fiat è la peggiore tra i principali gruppi del settore. Pochi gli investimenti in ricerca. E il Financial Times parla di poca dimestichezza di Marchionne con il settore dell’auto
Il decreto legge del governo modifica le norme penali, rendendo non perseguibile l’omessa dichiarazione fiscale e dimezza le pene per i comportamenti fraudolenti
Il ridimensionamento del ruolo del Pil nelle scelte politiche comporta un ridimensionamento del potere tecnocratico, perché intacca l’assolutezza della teoria economica e sollecita la consapevolezza della necessità della riacquisizione di spazi di effettiva democrazia. Perciò il superamento del Pil costituisce un nodo culturale per la democrazia
Un viaggio nell'immaginario della crisi d'Europa. Un dialogo tra sociologi, economisti, letterati e teorici delle arti visive. Un convegno a Venezia il 30 e 31 gennaio 2014