For sale/L’altalena di dati e numeri degli ultimi giorni non lascia dubbi sull’andamento dell’economia reale del Paese. Nessun segno positivo di cambio di rotta dal mercato del lavoro
For sale/Dai tedeschi in Umbria agli algerini di Piombino, fabbriche svendute. E a Taranto si affaccia la Arcelor Mittal
For sale/In Italia ci sono molte aziende in movimento che cercano di attuare strategie dinamiche nelle modalità compatibili con la loro struttura e con le fragilità che le contraddistinguono. Andrebbero sostenute ma non esiste una strategia
For sale/Il progetto Juncker, il segno della nuova Commissione entrata in vigore nel novembre scorso, che prometteva di voltare pagina rispetto al passato di sola austerità, sta perdendo smalto man mano che il tempo passa
Uno dei meccanismi più importanti che riproducono le disuguaglianze è l’istruzione, e in particolare l’accesso all’istruzione universitaria. L'esempio di Urbino
Bruxelles boccia la legge “umanitaria” con cui il parlamento greco ha stanziato 200 milioni a favore delle famiglie in condizioni di “estrema povertà”. Perchè? Sembra che a Bruxelles si sia tornati alle idee di politica economica del 1932: in presenza di recessione e disoccupazione si attuano politiche di austerità
Aumentare la tassazione di alcune di fasce di reddito molto alte, stop ai bonus fiscali, e un'imposta progressiva sul valore degli immobili. Per fare cosa? Investimenti in infrastrutture e rafforzare il welfare necessario. Sono alcune delle proposte del budget progressista presentato negli Usa in questi giorni
Coalizioni sociali/Da Blockupy a Podemos, i movimenti contro l’austerità passano dall’antagonismo di piazza a quello istituzionale. Tra la strategia di unità a sinistra e quella populista, si affaccia la terza via di Syriza. E a Tunisi si rivede il vecchio altermondialismo
Coalizioni sociali/Se i movimenti del 2012 erano quelli dei precari, negli anni seguenti a scendere in piazza è stata la classe impoverita
Coalizioni sociali/«Poi, poco a poco, la folla si infittì, vi furono sempre più persone in movimento e, nonostante fosse molto difficile accorgersene, un numero sempre più cospicuo di quelle persone avevano con sé valigette, zaini o borsoni di tela.»