Economia e finanza
Competitività, commercio estero, specializzazione produttiva, tecnologia. Una giornata di studio a Roma mette sotto la lente il declino della produttività italiana
Questo articolo interviene nel dibattito in corso tra i sostenitori dell’acqua pubblica. In particolare, l’articolo analizza criticamente la posizione di quella parte del movimento che ritiene possibile reintrodurre, a diritto positivo vigente, l’azienda speciale per la gestione del servizio idrico e che conseguentemente si oppone alle amministrazioni che tentano di realizzare l’unica strada pubblicistica che in realtà è attualmente consentita dal nostro ordinamento, ossia quella della cd. società in house. La recente conversione in legge del d.l. n. 135 del 2009 che, all’art. 15 modifica l’art. 23 bis del d.l. 112 del 2008, convertito dalla le. n. 133 del 2008, non modifica i termini della questione che interessa questo intervento. Di seguito cerco di spiegare perché l’ipotesi di costituire aziende speciali per lo svolgimento del servizio idrico non è giuridicamente percorribile.
Più di 3.200 immobili all'asta, un capitale di centinaia di migliaia di euro confiscato ai clan. Messi all'asta, a disposizione di chi ha liquidi da spendere
Acqua, spazzatura, trasporto locale. Il "decreto Ronchi" privatizza senza liberalizzare. Occhio alle deroghe, che saranno la regola
La pubblicità dell'auto fattura 800 milioni di euro, il 20% del mercato degli spot. Eppure quel prodotto "nuoce gravemente alla salute". Se ne può parlare?
Siamo governati da una gerontocrazia che teme le novità e da una classe politica che pensa di passare alla storia con le Grandi Opere. Internet fa paura, in quanto, a differenza dell’informazione tradizionale, è impossibile da controllare.
REDDITO GARANTITO - UN DIRITTO COMUNE EUROPEO
Roma, venerdì 20 novembre 2009
C'è la crisi, qui si investe. Come la Finlandia è diventata un caso di successo. Che dimostra il potente effetto anticiclico della spese per l'istruzione
L'iniziativa di un gruppo di geografi: una carta aggiornata delle contestazioni. “Mentre i francesi sequestrano i manager, i lavoratori italiani occupano postazioni alte e visibili. Come a dire che contano e devono essere considerati di più”
Siamo davvero sicuri che la "fuga" sia uno spreco? I giovani in movimento sono una risorsa, il problema è semmai nel fatto che in pochi arrivano in Italia