Geologo, ricercatore presso l'Enea - Studioso di economia ambientale ed energia. Scrive su quotidiani nazionali e riviste economiche su innovazione, economia industriale, moneta e finanza.
Per un’area come il nostro Mezzogiorno la green economy può rappresentare un’ottima occasione per entrare in nuovi settori emergenti e per diventare essa stessa un luogo di localizzazione di produzioni ad alto contenuto di innovazione. Ma per promuovere lo sviluppo di un’economia ecologica occorre un’azione politica su vari livelli
Il tema della flessibilità del lavoro chiama in causa anche il modello di sviluppo che intendiamo costruire. Perchè il lavoro “usa e getta” non potrà consentire di avere lavoratori con una più elevata qualificazione professionale e quindi di orientare le attività economiche verso uno sviluppo di qualità
Per superare il monopolio delle banche centrali i titoli di Stato dovrebbero funzionare non solo come riserva di valore ma anche come strumento di pagamento
Lo sfruttamento della geotermia a bassa temperatura rappresenta un’opzione molto conveniente per ridurre la dipendenza energetica del nostro paese
Per uscire dalla crisi non si può puntare solo sulle scelte dei privati e sulla concorrenza. Servirebbero banche e imprese pubbliche che cambino i comportamenti sui mercati
La rotta d'Italia. Un’Europa meno depressiva, una moneta più liquida, il rilancio della domanda, banche pubbliche, politiche per l’energia e i rifiuti. Modeste proposte per un governo di centro sinistra
La crisi di oggi è la crisi dell’Età del capitalismo finanziario, nata con la liberalizzazione dei movimenti di capitali e l’ascesa della finanza. Un modello che ha rotto il compromesso tra capitalismo e democrazia e messo nell’angolo la politica. Un’anticipazione dalle conclusioni del volume di Giorgio Ruffolo e Stefano Sylos Labini “Il film della crisi. La mutazione del capitalismo” (Einaudi, 2012)
Con la crisi, i rapporti tra capitalismo industriale e finanziario sono mutati. Rimane la necessità di abbandonare il neoliberismo, con riforme radicali e cooperazione internazionale
La politica egoistica e suicida della Merkel, con il dogma dell'indipendenza della Bce, impedisce di trovare soluzioni alla crisi europea
Le ragioni di un nuovo intervento pubblico, che assuma un ruolo propulsivo nello sviluppo. Riflessioni sul Manifesto lanciato dall'Associazione Sylos Labini