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Possiamo cambiare strada

28/12/2012

Giulio Marcon, fino ad ora portavoce della campagna Sbilanciamoci!, è candidato alla Camera nel prossimo parlamento. Qui spiega i motivi e gli obiettivi della sua scelta. Ci pare giusto e utile condividerli con tutta la comunità di sbilinfo. Riusciranno le controfinanziarie, la pace e l'economia "come può essere" a entrare in aula?

Nichi Vendola mi ha proposto nei giorni scorsi di essere candidato come indipendente per Sinistra Ecologia e Libertà alle elezioni politiche del 24-25 febbraio 2013. Ho accettato, perché le prossime elezioni – dopo i lunghi anni di Berlusconi e un anno durissimo di “governo tecnico” di Mario Monti – sono decisive per la possibilità di uscire dalla crisi, di cambiare strada. Le elezioni sono decisive anche per la democrazia in questo paese, per la possibilità di rinnovare una politica che si è drammaticamente allontanata dalla società. Per questo ho accettato un invito a candidarmi che rappresenta un riconoscimento – al di là del mio impegno di questi anni nella società civile e nei movimenti – al lavoro fatto in 14 anni dalla campagna Sbilanciamoci!, alle sue elaborazioni e proposte. È una scelta che rappresenta una sfida a portare le nostre “controfinanziarie” in Parlamento e a trasformarle – almeno in parte – in politiche concrete. Sarà difficile, gli spazi di cambiamento saranno stretti, toccherà a tutti noi tenere alta la mobilitazione, ma credo che valga la pena provarci. Si tratta di dimostrare – come ha fatto Sbilanciamoci! in questi anni – che un'alternativa al neoliberismo e alle politiche di austerità è possibile.

Il lavoro di Sbilanciamoci! in questi anni – dalle proposte sull'Europa alle campagne contro le spese militari, dalle “Contro-Cernobbio” alle alternative al Pil – ha mostrato come i movimenti, con le loro competenze e i loro saperi, siano capaci di costruire proposte alternative credibili, efficaci, realizzabili. Proposte di cui oggi c'è sempre più bisogno per costruire un’economia sostenibile sul piano ambientale e sociale, una società fondata sui diritti, la giustizia, l’uguaglianza, la pace. Se questo lavoro entra in Parlamento – e con questo l'opposizione a scelte sbagliate come i cacciabombardieri F35, le grandi opere della Tav e del Ponte sullo Stretto, le privatizzazioni dei beni pubblici, la criminalizzazione degli immigrati – ci possono essere nuove possibilità per trasformare le mobilitazioni dei movimenti in cambiamenti concreti.

Le prossime elezioni possono portare a un cambio di governo che, al posto dell'”agenda Monti”, metta un'agenda del lavoro, dei diritti, della pace e dell'ambiente. Per questo è necessario impegnarsi, dentro e fuori le istituzioni.

Se sarò eletto continuerò – in un contesto e con un ruolo diverso – a mantenere lo stesso profilo che ho avuto in questi anni: dentro i movimenti e le campagne delle associazioni, cercando di dare loro voce in Parlamento, di essere un riferimento per le mobilitazioni, di contribuire alle proposte di cambiamento.

Da sempre faccio politica dal basso, prima nel movimento studentesco, poi nel pacifismo degli anni ’80, nelle iniziative di solidarietà contro le guerre nei Balcani negli anni ’90, nelle campagne contro il neoliberismo, dal G8 di Genova alle iniziative contro la crisi dell’Europa. Nel corso degli anni ho coordinato organizzazioni come il Servizio Civile Internazionale, l'Associazione per la Pace, il Consorzio Italiano di Solidarietà, Lunaria e infine la campagna Sbilanciamoci!. Collaboro da sempre con un giornale importante per i movimenti come il manifesto, al sito old.sbilanciamoci.info e, sul terreno del lavoro culturale, ho dato il mio contributo a una rivista come Lo Straniero, alla nascita delle Edizioni dell’Asino e ho coordinato le attività didattiche della Scuola del Sociale della Provincia di Roma. È questo il mio mondo – quello della politica nella società civile – e l’impegno in Parlamento, se sarò eletto, sarà per me, come dovrebbe essere per tutti, un'esperienza limitata nel tempo: un'opportunità per portare nella politica istituzionale le esperienze della politica dal basso.

Mi sono convinto a fare questa scelta non solo per le posizioni assunte da SEL in questi anni, ma anche per la qualità della squadra di indipendenti di cui faccio parte, che rappresentano esperienze belle e significative della società civile: Laura Boldrini, da sempre impegnata per i diritti dei rifugiati con le Nazioni Unite; i sindacalisti della FIOM Giorgio Airaudo e Giovanni Barozzino (uno degli operai licenziati a Melfi da Marchionne); Ida Dominijanni a lungo al manifesto; Roberto Natale, presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana; Pap Diaw, della comunità senegalese di Firenze; Monica Frassoni, co-presidente dei Verdi europei, la femminista e attivista antimafia Celeste Costantino, il rettore dell'Università di Foggia, Giulio Volpe.

La campagna Sbilanciamoci! – al di là del mio ruolo che cambia – continuerà a mantenere la sua capacità di proposta e mobilitazione, a mantenere l'autonomia da ogni forza politica e da ogni governo. Senza fare sconti a nessuno.

È grazie all'autonomia e alla radicalità dei movimenti che la politica in Italia può cambiare, rilanciando la partecipazione e rinnovando la democrazia. La sfida è costruire una via d'uscita dalla crisi, un’alternativa al neoliberismo e alle politiche di austerità. Le nostre mobilitazioni oggi possono incidere sui rapporti di forza in Parlamento, influenzare la composizione e le scelte del prossimo governo.

Possiamo cambiare strada. È una sfida che vale la pena raccogliere.

 

 

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Commenti

Marcon, ma ci crede?

Ma adesso, parliamoci chiaramente, ma lei, Marcon, ci crede quando dice che candidandosi da indipendente non entra nelle diatribe delle forze politiche? Ma lo capisce anche un bambino che candidandosi ora nella lista di SEL si appoggia l'idea che l'unica alternativa possibile passa per il rapporto col PD!
E non era prendere posizione nelle diatribe politiche invitare tutti i partiti del centrosinistra alla Contro-Cernobbio tranne il PRC?
E ancora, ma Marcon, ma lei ci crede che se venissero tassati gli eventi sportivi mentre tutto l'impianto d'austerità rimane invariato, coi suoi 40 miliardi di euro di tagli annui, sarebbe un successo?

Perché è utile andare in Parlamento

Ringrazio tutti coloro che hanno risposto alla lettera con cui annunciavo la mia candidatura alle prossime elezioni politiche. Farò tesoro degli apprezzamenti, delle critiche, degli inviti a valutare tutti gli aspetti di questa decisione.

Vorrei ripetere che in questi anni ho sempre fatto politica dal basso e ho sempre ritenuto utile farlo. Come ho sempre apprezzato chi – con coraggio e molte frustrazioni – ha fatto politica nelle istituzioni, cercando di portare la voce e le proposte della società civile e dei movimenti.

La scelta di concorrere – come indipendente nelle liste di SEL – alle prossime elezioni nasce da una sfida: è possibile cambiare strada dopo gli anni di Berlusconi e un anno di governo Monti che ha impoverito e reso più diseguale il paese. Ed è possibile farlo, anche da dentro le istituzioni, se – chi entra alla Camera o al Senato – porta con sé le esperienze e le proposte che ha contribuito a costruire in tanti anni di lavoro con le associazioni e i movimenti. È quello che farò. In gioco non c'è solo l'equilibrio complessivo della politica economica (e sono consapevole che i margini sono ristretti), che deve essere alternativa a quella neoliberista dell'austerity, ma anche tanti specifici provvedimenti di cui avremmo bisogno.

Di questo – e i lettori che seguono i nostri siti lo sanno bene – si è occupata la campagna Sbilanciamoci in questi anni chiedendo di ridurre le spese militari o di aumentare i fondi per la cooperazione, di fermare il Ponte sullo Stretto o di tassare i diritti televisivi sullo sport spettacolo, e tanto altro ancora. Quest'anno la campagna Sbilanciamoci nella sua “controfinanziaria” ha fatto 94 proposte concrete: se solo una parte – anche minoritaria – di queste vedesse la luce nei prossimi 5 anni di legislatura, questo sarebbe in sé un risultato positivo.

È anche per questo che mi candido: perché una parte di quelle proposte diventi legge, norme e stanziamenti nel bilancio dello stato. Prima di fare il processo alle intenzioni, aspettiamo di misurare l'azione concreta e i risultati.

La campagna Sbilanciamoci è una campagna politica, ma non ideologica. È indipendente. Non entra nelle polemiche e nelle diatribe tra le forze politiche. È una campagna pragmatica – che guarda ai risultati concreti da ottenere – e che non si lascia strumentalizzare da nessuno. Questo è il senso che ho voluto dare – insieme a tanti altri – a questa campagna in 14 anni di lavoro come suo “portavoce”. Di queste caratteristiche – se eletto – farò tesoro e soprattutto mio compito sarà quello di dare cittadinanza in Parlamento alle proposte della campagna, cercando di farle approvare.


Marcon in parlamento


E' tutto vero, le diificolta' i compromessi, ma come diceva il compagno Catalano, meglio avere come rappresentante in Parlamento una persona capace, con delle idee e corretta che qualcuno ignorante e corrotto. In bocca al lupo

non capisco

Non capisco e mi dispiace! Non è con questi specchietti per le allodole che SEL può pensare di far passare in secondo piano i vincoli che ha accettato stringendo un'alleanza con il PD. Forse Vendola pensa che facendo l'"ala sinistra" del PD potrà condizionarne le scelte: evidentemente non ha imparato niente dalle disastrose precedenti esperienze fatte dal PRC (in cui militava prima di sfasciarlo). Allora il PRC era stretto tra la responsabilità di "non lasciare il Paese nelle mani della destra berlusconiana" e il dovere di non tradire i valori per cui ha sempre lottato. Si è visto come è andata a finire ...
Ma adesso la situazione è cambiata: molte associazioni, movimenti, intellettuali, ecc. hanno finalmente compreso che è necessario impegnarsi in prima persona per portare le proprie idee nelle istituzioni, senza delegare nessuno. E' nato un soggetto politico nuovo che si pone con chiarezza in alternativa alle politiche liberiste e antisociali fin qui perseguite: questo soggetto ha bisogno di tutte le persone che da anni lavorano per costruire un "altro mondo possibile". Ti ringrazio se vorrai pensarci anche tu..

contrastare le politiche

@g.palidoro: come pensa che se eletto Marcon possa contrastare le politiche economiche appoggiate e già votate da quella stessa alleanza Pd+SEL per cui si candida? Non è certo questione di fare i "duri e puri", ma semplicemente di scegliere con chi si vuole andare in Parlamento. Se lo si fa, come Marcon ha deciso di fare, con chi ha sposato programmaticamente principi e azioni del liberismo, con chi ha votato già per gli F35, ad esempio, ciò non ha niente ma proprio niente a che vedere con le politiche proposte fin qui da sbilanciamoci. Purtroppo.
Anzi, non fa che mettere una bella foglia di fico sulle reali scelte di quei partiti, a danno di tutti noi. Altro che duri e puri.

La candidatura di Marcon

Io Marcon lo voterò al Parlamento. Ho letto spesso i suoi interventi sui siti di sbilanciamoci e li ho sempre condivisi. Non vedo perchè non debba continuare a sostenere le stesse posizioni quando si troverà alla Camera o al Senato. Come si fa ad avere dubbi? Ho fiducia che farà bene.

Era ora

Sbilanciamoci in Parlamento: era ora! Non capisco tutti questi giudizi così negativi, tutti prigionieri di una politica vecchia, di una sinistra rancorosa che si guarda l'ombelico. Ma basta! Guardiamo al sodo: avremo qualcuno dalla nostra parte e che porterà avanti nelle istituzioni le idee in cui crediamo. Sarà difficile, ma proviamoci. Vi pare poco?

Giulio Marcon candidato per SEL

Sono rimasta perplessa, Giulio Marcon si candida per il partito di Vendola-Bersani ?
Come già detto da altri, giudico la scelta incoerente.
Sono proprio delusa.

Quanti anni ci voglio

Quanti anni ci vogliono? La domanda è completamente fuori luogo.
Le questioni non sono personali, sono politiche. Ripeto, se alle cose che pubblica Sbilanciamoci ci si crede davvero, allora non si capisce come diavolo si può pensare di candidarsi col centrosinistra. Se invece si pubblicano cose a muzzo...

La candidatura di Giulio Marcon

Vorrei chiedere ai severi critici della scelta di Marcon di candidarsi, quanti anni di faticoso impegno e quante scelte coerenti e rigorose sono necessarie nella vita per poter dimostrare di essere semplicemente se stessi? Se Marcon avesse voluto intentare la scalata al potere politico per approfittare di privilegi e prebende l'avrebbe fatto molti anni fa. Invece non mi risulta che abbia mai subito il fascino del palazzo.
Per me l'eventuale elezione di Marcon in parlamento non potrebbe che essere un fatto positivo. Anche nella coscienza che non si riesce a fare molto, perché rinunciare a una voce come la sua, che potrebbe portare avanti l'impegno per la giustizia lavorando faticosamente nelle commissioni e in aula?
Magari ne avessi tanti di candidati così. Io mi auguro che venga eletto.

UN GRANELLO DI SABBIA

Ho partecipato tantissimi anni fa al forum di Sbilanciamoci a Parma e mi è piaciuta la capacità della campagna di costruire alternative concrete e dare tanti stimoli che la politica dovrebbe raccogliere, ma mai lo fa.

Se qualcuno di voi va in Parlamento a portarle avanti queste alternative non può che essere un bene per tutti e magari un piccolo granello di sabbia nell'ingranaggio della casta.

Ho visto che Giulio dice che comunque rimane dentro i movimenti e non vuole diventare un politico: questo è un ottimo proponimento, una garanzia per tutti noi. Auguri e avanti!

verrà un giorno...

Un giorno, in Parlamento, tutti i deputati della risicata maggioranza PD+Sel (probabilmente +UDC) dovranno votare qualche "porcata" che, se respinta, farà cascare la baracca "di sinistra". Il Sig. Marcon in quel caso che farà? Voterà la porcata o farà "cadere la sinistra"?

UNA SCELTA GIUSTA

Condivido la scelta di Marcon di candidarsi alle elezioni politiche con SEL. Magari ce ne fossero anche altri. E' ora che Sbilanciamoci finalmente entri con le sue proposte in Parlamento. Non si può stare sempre alla finestra, fare le anime belle e i duri e puri. Voi di Sbilanciamoci avete tante idee giuste e avete scritto così tanti documenti per me condivisibili che sarebbe ora che tutto ciò possa influenzare la politica.

Anche perchè continuare a stare fuori diventa poi un alibi ed un modo per non sporcarsi le mani. Se Marcon e altri come lui entra in Parlamento abbiamo qualche speranza in più che qualcuno lì dentro si batta contro i cacciabombardieri F35 o contro la TAV e sia poi la voce delle associazioni e dei movimenti. Invece di criticare in modo puerile e sterile diamoci da fare per sostenere chi in Parlamento si batterà per le nostre idee.

g.palidoro@gmail.com

Candidatura

Personalmente ritengo che la scelta di Marcon sia corretta e legittima, uno strumento partecipato e condiviso per provare a portare proposte concrete ed analisi in Parlamento senza delegare. Ciò non comporterà una dipendenza di pensiero e posizioni politiche di Sbilanciamoci da Sinistra Ecologia e Libertà.

Perché si perde la credibilità

La credibilità è difficilissima da mantenere perché basta una scelta sbagliata, una sola scelta sbagliata, e la credibilità si perde in toto. Mi sembra questo il caso del Dr. Marcon, che non conosco per nulla. Però, anche non conoscendolo, posso già capire che la sua scelta di entrare in politica a fianco di un partito che ha già fatto le sue scelte pro-Montiane, pro-Fiscal Compact e quindi pro-distruzione economica dell'Italia è certamente non avveduta.
Se il comune cittadino si accorge di certe cose nonostante la stampa di regime faccia di tutto per tacere, distorcere e mistificare, come può chi addirittura punta ad essere nostro rappresentante, non accorgersene? E' chiaro che o è connivente o è supremamente ingenuo. In entrambi i casi, si faccia votare da chi è altrettanto connivente o altrettanto ingenuo.

candidatura con SEL

Pensare che le idee di Sbilinfo possano entrare in Parlamento con un partito, o meglio con un segretario di partito, che ha sottoscritto l'accettazione e il mantenimento del fiscal compact, che ha prima lanciato e poi messo sotto silenzio il referendum sull'art. 18, che non ha fatto un fiato quando le firme raccolte sono state ignorate dal presidente della repubblica Napolitano il quale ha sciolto le Camere nel 2012 anziché aspettare una settimana rendendole inutili, che non dice una parola sulla tremenda riforma dell'art. 8 sui contratti nazionali di lavoro, che s'è legato mani e piedi al carro montiano di un PD che tutto rappresenta tranne i ceti medio-bassi e il welfare schiacciati dalle politiche BCE, significa soltanto una cosa:
PRENDERE IN GIRO GLI ELETTORI E I LETTORI DI SBILANCIAMOCI.
Non voterò Marcon né nessun partito che non si opponga chiaramente e inequivocabilmente a queste scelte politiche. Li ritengo nel migliore dei casi dei buffoni indegni di fiducia, nel peggiore dei consapevoli sostenitori del liberismo, pronti a gettarci negli abissi di Grecia e Spagna pur di salvaguardare le speculazioni delle banche e i profitti elevatissimi di pochi e qualche personale amicizia o vantaggio.
Tutto quel che avete scritto in questi anni è buttato nel secchio, per non dire di peggio, da una simile candidatura. Voi politicanti non cambierete mai. Ci svenderete sempre e comunque, lo avete deciso, lo avete nel sangue.
Questa scelta è una vera porcheria. E ho detto solo l'infinitesima parte di quello che penso.
Mi disgustate. Vi avevo scoperto da poco, avevo pensato di sostenervi, sacrificando una parte del mio reddito con cui fatico a diciamo, arrivare ai diritti costituzionali del titolo V. Vedo ora che neanche per voi vale la pena.
Mi disgustate con una profondità che non potete immaginare. Vi disprezzo con tutta me stessa.

Post

Scusate mi riferivo al primo post, quello per capirci di verità e democrazia intitolato "una scelta suicida".

Verità e democrazia?

Ai diversi "critici", anche quello dell'ultimo post: tutti sicuri che l'opposizione da "duri e puri" che stanno fuori dal sistema paghi più di questa scelta che voi giudicate compromissoria o quanto meno velleitaria? A nessuno è ancora venuto il dubbio che i Rossi e Turigliatto che per le loro battaglie di testimonianza hanno tenuto sulla graticola il governo Prodi (poi fatto cadere da altri) hanno reso un pessimo servizio alla classe lavoratrice martoriata poi dal governo di centro destra e sottoposta al conseguente rigorismo Montiano e alla sinistra "pura" in cui voi vi riconoscete? Nessun dubbio, davvero su una strategia che ha ridotto una sinistra unitaria all'8,5% alla scissione di SEL e per gli altri ad una rappresentanza extraparlamentare, alla quale senz'altro la consegneranno anche le prossime elezioni?
Io faccio i miei migliori auguri per la sua futura avventura a un signore che ha senz'altro una notevole preparazione e sono sicuro che con la sua intelligenza saprà farsi ascoltare.

Le idee alla prova dei fatti

La scelta di portare in Parlamento le idee di cui sei portatore è ,immagino, motivata ad avere più possibilità di influire sul cambiamento auspicato attraverso uno schieramento che siederà nella stanza dei bottoni. Si possono dire le stesse cose da uno schieramento che non siederà in Parlamento o che non avrà nessunissima possibilità di cambiare nulla. Cambierà solo la retribuzione con le quali si diranno cose che la gente vuole sentirsi dire . Ma per la gente non cambierà nulla.

che disastro !

Chi ha idee fa bene a candidarsi. Peccato che la candidatura avvenga in quella stessa parte che si pretende di combattere. Quale mancanza di lucidità e coerenza. Davvero un disastro. I partiti non ascoltano mai gli intellettuali critici e poi al momento delle elezioni li candidano per "fottere" gli elettori. Non ne usciremo mai.

Scelta di comodo?

Questa candidatura è una vera delusione ,tra il dire e il fare ce ne corre ,sono queste le cose che hanno creato sfiducia nel popolo di sinistra un po di coerenza non guaterebbe.

Buona fortuna e buon lavoro

Sono onorato e felice che il mio partito e nichi vendola abbiano scelto anche lei, sono sicuro che questa scelta significherà un apporto prezioso per noi di sel, ma soprattutto per le politiche economiche italiane. Non resta che augurarle buona fortuna e buon lavoro!

scelta di campo

Caro Marcon, ottime analisi socio-economiche, ma pessima scelta politica. Il tutto si tradurrà nell'ennesima messa all'angolo delle velleità vendoliane di introdurre altre note in quell'agenda Bersani che tanto poco si discosta da quella montiana; possiamo sperare il contrario?, la saggezza data dall'esperienza e dal conoscere i soggetti in campo e le politiche che fino ad ora hanno appoggiato ci dicono francamente di no.

candidatura Marcon

Sarebbe il caso che ogni "commentatore" (con la t, non con la d), si firmasse e spiegasse a chi legge chi è e cosa fa nella vita per essere considerato politicamente ed avere il diritto di giudicare gli altri. Io mi chiamo Roberto Lessio, vivo ed opero (fin che posso) a Latina, la città più fascista d'Italia e forse dell'intero mondo. Sono sempre stato abituato a confrontarmi, in Pace, cordialmente ed amichevolmente con la mia, la nostra, cara sinistra "pantofolaia"; cioè con quella sinistra che, guardando dalla finestra, stando sempre e comunque comodamente seduta sul proprio sofà, a casa propria, magari (visto che è inverno) al fianco del caminetto acceso con legna procurata da altri, indica, con il dito perennemente puntato, il percorso che devono fare coloro che stanno sulla strada a lottare e a dare battaglia al sistema.
Di conseguenza Marcon, per il semplice fatto di aver accettato la candidatura, è gia sulla strada sbagliata che lo porta dritto-dritto nelle fauci di Monti e delle banche che lo hanno messo alla Presidenza del Consiglio (curioso che nei commenti non ho letto la parola Berlusconi). Ma il percorso alternativo quale altro sarebbe? La noia è la morte della sinistra: meglio restare in strada.

niccat@gmail.com

Rispettiamo la scelta fatta e mettiamolo alla prova. Cartamente non avrà vita facile ed una voce fuori dal coro in parlamento non ha alcun significato io peró credo nel contagio.

una scelta di incoerenza

la carta di intenti firmata da vendola prevede esplicitamente l'alleanza con il montismo....
è per questa incoerenza di comportamenti, per i quali si trova sempre una giustificazione, che le diverse sinistre e opposizioni risultano sempre subordinate e perdenti..

al posto dell'agenda Monti?

Scusi, Marcon, ma lei si è accorto che la carta d'intenti della coalizione per cui si candida prevede di non mettere in discussione il lavoro fatto da questo governo, gli accordi europei e gli impegni internazionali? S'è accorto che prevede la soluzione di tutte le controversie attraverso il voto a maggioranza dei gruppi parlamentari e che, per di più, sarà impossibile fare una maggioranza senza il terzo polo che non a caso va a chiamarsi direttamente Agenda Monti? Lo sa che questo vuol dire che, ammesso che Sel abbia il coraggio di sollevare i problemi politici, verrete regolarmente schiacciati dal voto del gruppo del Partito Democratico?
E lo sa che tra gli impegni internazionali che la coalizione Italia Bene Comune si impegna a rispettare c'è l'acquisto degli F-35 e le guerre in Afghanistan e Libia (per non parlare di quelle future)? Lo sa che il capo politico della coalizione Bersani va a dire ai giornali internazionali che non ha la minima intenzione di concedere nulla a SEL sulla politica economica? Che dovrete accontentarvi di un po' di diritti civili e qualche provvedimento ecologista?
Eppure, Marcon, l'ho imparato leggendo Europa Da Slegare che qua non c'è nessuna fase due di crescita e redistribuzione, qua c'è l'imposizione dell'austerità perpetua. Eppure l'ho imparato leggendo Il Lavoro In Europa che le politiche di crescita sono possibili ma sono vietate dai trattati europei che Italia Bene Comune non intende ricontrattare.

Una scelta suicida

Contribuire alla vittoria del partito democratico che ha sostenuto il governo Monti, che si propone di governare in continuità con la sua agenda e in ossequio ai diktat europei, che si ritroverà in maggioranza con lo stesso Monti e il suo schieramento classista e filo-Vaticano è una scelta suicida per gli interessi popolari e incoerente con il lavoro fatto in questi anni da Sbilanciamoci.
Siccome non voglio pensare che il sedersi su di una poltrona di parlamentare e goderne dei relativi privilegi ed emolumenti possa essere alla base di una scelta come questa, resta solo il velleitarismo di chi continua a pensare di poter condizionare dall'interno un sistema totalmente folle e marcio e in funzione di questa scelta suicida contribuisce a dividere e ad indebolire le prospettive di una vera alternativa al liberismo al capitalismo.
Complimenti!

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