In tempi di manovra, si torna a parlare di evasione fiscale. Ecco alcune misure per uscire dal bla-bla e cominciare a farla davvero. L'elenco è aperto...
Lottare contro l’evasione fiscale è facile a dirsi, difficile a farsi. Né esistono misure in grado di produrre risultati sostanziali in tempi brevi e a costi contenuti. C’è chi sostiene che questa malattia – comune a quasi tutti i paesi mediterranei – sia imputabile alla religione cattolica che consente perdono e ravvedimento con la confessione. Vero o non vero (ma l’ipotesi è interessante), la lotta al sommerso è un must assoluto. Proviamo a elencare alcune misure, nessuna decisiva e tutte complementari tra loro, che dovrebbero concorrere a ridurre l’incentivo a produrre e guadagnare in nero (e che – cosa fondamentale – costano poco e possono essere implementabili rapidissimamente).
Per contro, i controlli sul campo da parte di Inps, Inail, ministero delle finanze sono costosissimi e non possono essere fatti su larga scala. Hanno senso solo se sono assai mirati e indirizzati ai grandi evasori potenziali. Una visita di controllo su una piccola azienda richiede come minimo 10 giorni-uomo, con un costo non inferiore a 2.000 euro. Se anche si giungesse ad accertare una evasione tra tasse e contributi di 20 mila euro, la riscossione effettiva può richiedere anche 10 anni ed è sempre ad alto rischio: l’impresa può fallire o meglio, essere fatta fallire, per rinascere immediatamente con altra ragione sociale e altra figura proprietaria.
Qualunque azione volta a mettere in contrasto l’interesse del consumatore e quello del produttore va nella direzione giusta (che sia un produttore di servizi come il medico, l’avvocato, l’elettricista poco importa; né importa se da un lato c’è l’imprenditore, consumatore di lavoro, e dall’altro il dipendente che ne è il produttore). Speriamo che la nostra sinistra la smetta di evocare in modo generico la lotta all’evasione, e passi alla immaginazione di misure concrete, semplici e attuabili subito. Quelle qui elencate non sono che le prime che vengono in mente. Ce ne sono sicuramente altre. Forza con l’immaginazione!
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