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La legge di stabilità 2013 stabilizza solo le disuguaglianze

11/10/2012

Tagli alla sanità, agli enti locali, al welfare: per Sbilanciamoci! è una manovra insostenibile, un'altra batosta per i cittadini. I tagli di 1 miliardo di euro alla sanità, di 1 miliardo agli enti locali, il blocco dei contratti per gli statali e l'aumento dell'IVA di 1 punto percentuale produrranno ulteriori e pesanti difficoltà economiche per la gran parte dei cittadini

La diminuizione di un punto delle aliquote Irpef per i due scaglioni più bassi di reddito (dal 23 al 22% e dal 27% al 26%) è ampiamente controbilanciata dall'aumento dell'IVA e dall'introduzione di un tetto massimo di 3mila euro per le deduzioni e le detrazioni sulla dichiarazione Irpef: complessivamente la gran parte della platea dei contribuenti subirà una riduzione del reddito disponibile. L'aumento dell'IVA produce oltretutto un effetto depressivo sui consumi e sull'economia: in particolare l'aumento dal 10 all'11% colpisce servizi e beni come quelli del turismo, di alcuni generi alimentari, delle ristrutturazioni edilizie.

Particolarmente odiose – secondo Sbilanciamoci! – sono le misure che riguardano la riduzione dei fondi alla sanità pubblica che significherà meno servizi e maggiore ricorso alle strutture private e la riduzione del 50% della retribuzione dei giorni di permesso usufruiti dai lavoratori per assistere i familiari disabili. Palesemente insufficienti sono le misure a favore degli esodati (solo 100 milioni) e soldi sprecati sono i 160 milioni di finanziamento per la Torino-Lione. Più positive sono invece le misure – per il momento solo promesse – di realizzazione della Tobin Tax ed il maggiore stanziamento per il trasporto pubblico locale.

Non ci sono misure per la crescita e per l'equità (nè patrimoniale, nè maggiore imposizione fiscale per lo scaglione più alto dell'Irpef). Non ci sono le riduzioni della spesa militare (anzi 58 milioni vengono stanziati per il quartier generale della Nato) e ci sono invece ulteriori alienazioni del demanio pubblico e la decisione di lasciare le città al buio.

Per Sbilanciamoci! si tratta di una manovra iniqua e depressiva che, in ossequio alle politiche di austerity, continua ad impoverire il paese e a farlo sprofondare in una crisi economica. L’Italia avrebbe bisogno di altre politiche, quelle che il governo Monti non sta facendo e che Sbilanciamoci! ripropone: politiche espansive e non recessive, redistributive e non di tagli lineari, di sviluppo e di intervento pubblico e non di gestione dell'esistente.

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Commenti

@ Rosalba

Forse non ero stato chiaro nel mio primo commento. So benissimo che il dramma di un genitore bisognoso di assistenza viene punito da questa nuova legge. E che prendersela con i più deboli è ignobile. Però io riporto quello che si sente dire in giro e cioè che un sacco di gente se ne approfitta. In ufficio avevo una collega con cinque (5) sorelle delle quali 3 a vario titolo inoccupate (ma non era un problema esserlo) però si faceva 3 giorni di permessi per la legge 104 al mese; giorni che passava invariabilmente in gita in camper insieme al marito pensionato baby. Il problema in Italia è sempre lo stesso: gli onesti e sfortunati pagano anche per i disonesti. Auguri per tua mamma.

legge 104

caro Stefano hai ragione, io ho una madre invalida e da oggi in poi mando lei a sbrigarsi le pratiche per i presidi medici, per farsi le le visite dato che è una insulino dipendente con tutte le conseguenze che il diabete comporta e farsi le pulizie in casa. Oppure faccio una cosa che risolve le cose per tutta la vita. L'ammazzo così faccio contenti le persone come voi.

Legge 104

Parlo da disabile al 75% e come tale senza alcun diritto tangibile (per avere qualcosa bisogna essere moribondi qui in Italia). Sulla riduzione del 50% della copertura relativa ai permessi per l'assistenza a genitori invalidi ho già raccolto pareri entusiasti da molte persone chehanno colleghi che si assentano ufficialmente per andare ad accudire un genitore invalido e nella realtà vanno al mare o a fare la spesa. Diciamo che adesso si capirà in molti casi se l'assenza era veramente giustificata e ncessara (al punto di vedersi decurtato lo stipendio) oppure se il genitore invalido era una scusa per lavorare di meno. E' triste dirlo ma nel paese dei furbetti leggi inique che si abbattono sugli onesti sono funzionali a far emergere coloro i quali si approfittano delle conquiste civili per scopi ignobili. Del resto su questa cosa i datori di lavoro non eserccitano alcun controllo (tanto paga lo Stato) e quindi chi se ne approfitta è sottoposto al massimo alla censura dei colleghi che lavorano di più in sua assenza, ma questo non comporta il rischio di sanzioni.

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