Economia e finanza
L'Istituto italiano di tecnologia, caro a Tremonti e ai meritocratici a parole, delude alla prova dei fatti. E produce molti meno brevetti per ricercatore dei "vecchi" politecnici italiani
La nuova giunta di Milano introduce per la prima volta l'addizionale comunale Irpef dello 0,2%. Una mossa che può essere lo spunto per ripensare il rapporto tra fisco e cittadini
La manovra realizzata con il decreto legge 98 è quantitativamente coerente con il quadro stilato nel DEF, Documento di Economia e Finanza, di pochi mesi fa, ma ha una composizione i cui effetti sono socialmente iniqui e potenzialmente negativi per la crescita economica. In questo contesto, il tema della tassazione patrimoniale torna come una possibile alternativa.
Se sono gli indici di borsa a misurare la nostra felicità, non ci possiamo sorprendere se i beni comuni fanno una brutta fine. I mercati finanziari non permettono di perdere tempo con la cultura: per esempio con un antico teatro.
Pagano sempre i soliti. E i tagli senza crescita peggiorano la situazione. L'annuncio di impegni futuri spinge i mercati a chiedere un più elevato premio di rischio. Si potrebbe scrivere un libro sugli errori di Tremonti.
La manovra in parlamento sarà immediata; questo è il momento delle decisioni irrevocabili, come si diceva una volta.
Nel nuovo clima di collaborazione instaurato fra maggioranza e opposizione per fronteggiare la speculazione e che forse porterà all’approvazione in tempi record della manovra finanziaria, non è forse inutile segnalare come, pur sempre, taluni interessi personali dei nostri governanti pervadano l’azione di governo e la manovra stessa.
La manovra colpisce il piccolo risparmio e perde per strada una mini-norma contro la speculazione. Un ulteriore premio alla finanza-casinò, la stessa che mette sull'ottovolante il debito italiano