Professore di Economia applicata presso l'Università Politecnica delle Marche. È presidente della Società Italiana di Economia e Politica Industriale. La sua principale area di ricerca è l'economia dell'innovazione.
In tutti i paesi avanzati le politiche pubbliche sono da tempo rivolte a incentivare gli investimenti delle imprese in ricerca, innovazione, conoscenza e capitale umano. Per il governo delle larghe intese invece le aziende italiane hanno bisogno di altro: lavoratori con basso livello di istruzione e macchine
La "spending review" sugli incentivi alle imprese, affidata all'economista bocconiano, ci va giù con l'accetta. Per stabilire quali incentivi meritano e quali no, ricorre al solo criterio dell'addizionalità. Con metodi e argomenti un po' deboli, che sollevano parecchi dubbi analitici
L'Istituto italiano di tecnologia, caro a Tremonti e ai meritocratici a parole, delude alla prova dei fatti. E produce molti meno brevetti per ricercatore dei "vecchi" politecnici italiani
L'esempio di un accordo fatto per salvare un'azienda in crisi in Italia: ma con la contrattazione, non con il ricatto. Un accordo che ha ottenuto il 90% di "sì"
L'intervento sulla Costituzione per "ampliare la libertà d'impresa" è inutile. I problemi delle imprese italiane non stanno nella bassa natalità ma nell'alta mortalità
"I lavori verdi costano troppo": secondo uno studio dell'Istituto Leoni, con gli stessi soldi si possono creare più posti in altri settori. Ma i conti sono sbagliati
L'emergenza energia ha bisogno di forti investimenti nella ricerca. Ma questi sono crollati in tutto il mondo, con la privatizzazione delle relative aziende
L'innovazione tecnologica al servizio dell'ambiente: una sfida-chiave per la politica economica. Ma in Italia l'interesse pubblico a raccoglierla è ancora scarso
Occupazione e ambiente: due emergenze, un'opportunità. I costi e le concrete possibilità di intervento per creare lavoro nelle eco-industrie in Italia