Il programma della seconda edizione del Salone dell'editoria sociale. Una lezione di Saskia Sassen, il libro di Arrighi, il volume "Dopo la crisi". E molto altro
Il manifesto rischia di scomparire, la stampa di sinistra perde colpi, le radio pure, le associazioni perdono finanziamenti e volontari. Un’occasione e molte idee per reagire sono offerte dai libri “giusti”, quelli delle oltre venti case editrici che da venerdi 22 ottobre a domenica 24 saranno presenti al secondo Salone dell’editoria sociale (Spazio ex Gil, Largo Ascianghi 5 a Roma), promosso da Edizioni dell’Asino, Lo Straniero, Lunaria, Redattore sociale e Comunità di Capodarco. Uno spazio di resistenza, che mette in mostra la tenacia della piccola editoria politica e sociale, e un’occasione per ascoltare nomi importanti che alimentano le idee sulle alternative possibili.
Il salone si apre venerdi alle 11 con una lezione di Saskia Sassen su globalizzazione, attivismo e città, seguita dalla presentazione di Capitalismo e (dis)ordine mondiale di Giovanni Arrighi, appena pubblicato da Manifestolibri, con Guglielmo Ragozzino e Antonio Tricarico che discuteranno il libro (un capitolo è anticipato questa settimana sul sito old.sbilanciamoci.info); sull’intreccio tra crisi economiche e potere politico nel lavoro di Arrighi ci sono testimonianze importanti sul numero di Alfabeta2 in edicola (www.alfabeta2.it). Della crisi di oggi e delle vie d’uscita si discute venerdi pomeriggio con Dopo la crisi. Proposte per un’economia sostenibile, a cura di A. Watt, A. Botsch e R. Carlini (Edizioni dell’Asino), presentato da Carmen Santoro del Tg3 e Stefano Feltri del Fatto quotidiano. Il libro, realizzato da Sbilanciamoci e scaricabile gratis dal sito http://old.sbilanciamoci.info/Dopo-la-crisi/Dopo-la-crisi-4792 , raccoglie trenta proposte concrete di economisti americani, europei e italiani per far cambiare strada al nostro sviluppo.
Più ampia è la prospettiva di Majid Rahnema, ex ministro iraniano, da decenni in esilio in Francia, uno dei maggiori critici dei modelli di crescita occidentali e delle politiche dei paesi del Sud, autore di La potenza dei poveri (Jaca book), che sabato pomeriggio terrà una lezione sui limiti dello sviluppo. Problemi dell’immigrazione e storie di migranti saranno al centro di altri incontri come quello con Gabriela Adamesteaunu, autrice di L’incontro (Nottetempo) e Goffredo Fofi.
L’Italia è di scena al Salone con discussioni su scuola e educazione, gli Operai raccontati da Rinaldo Gianola de l’Unità e da Pino Ferraris, la ripubblicazione dei discorsi di Enrico Berlinguer sull’austerità, le occasioni perdute di risorgimento e resistenza discusse da Claudio Pavone e altri storici, il cambiamento antropologico portato dal berlusconismo, discusso da giovani scrittori come Nicola Lagioia e Giorgio Vasta (il programma completo è su www.editoriasociale.info).
Gli editori in scena a Roma saranno piccoli, ma i libri non mancano di ambizioni: visioni del mondo, analisi, narrazioni che legano storie individuali e destini collettivi, società e politica, etica ed estetica.
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