Insegnanti regionali doc, e test di dialetto per prendere la cattedra. La Lega si scatena sulla scuola, anche Gelmini annuncia graduatorie regionali. Eppure sono le scuole del Nord, piene di insegnanti che vengono dal Sud, le migliori nei test internazionali. E i numeri sui trasferimenti smentiscono gli allarmi
95 milioni per i Prin 2008. Considerando i numeri dei progetti, sono circa 9.000 euro per ricercatore. E' questo il futuro grandioso dei progetti nazionali?
Dagli Stati Uniti all'Inghilterra si annunciano tempi di austerity per il mondo accademico: uno dei tanti risvolti della crisi economica. Ma non tutti sono d'accordo che il rigore sia la risposta preferibile alla crisi. (in inglese)
"I ricercatori non crescono sugli alberi": un saggio di Francesco Sylos Labini e Stefano Zapperi sui mali dell'università. E sulle ricette per venirne fuori, collettivamente
Sono 126mila i quindicenni né-né, fuori da scuola e lavoro. Per maggioranza e governo la soluzione è semplice: vadano a lavorare, con contratti di apprendistato, e addio all'innalzamento dell'obbligo scolastico. Una ricetta irrealistica e retrograda. Ma che non si combatte continuando a mettere steccati tra scuola e lavoro
L'annuncio, la necessaria correzione, il pattinaggio amministrativo. Ma il messaggio del tetto del 30% agli stranieri in classe è chiaro: quelle ragazze e quei ragazzi sono un problema, un danno da ridurre. Così si ignorano i numeri reali, si calpestano le esperienze concrete e autonome delle scuole, e si impone un modello di società chiusa
C'è la crisi, qui si investe. Come la Finlandia è diventata un caso di successo. Che dimostra il potente effetto anticiclico della spese per l'istruzione
Siamo davvero sicuri che la "fuga" sia uno spreco? I giovani in movimento sono una risorsa, il problema è semmai nel fatto che in pochi arrivano in Italia
Con la norma "salvaprecari" i supplenti licenziati vengono messi, di fatto, a carico delle Regioni. Che dovranno scegliere se destinare parte del Fondo Sociale Europeo per ammortizzare i tagli della politica scolastica. Uno scempio istituzionale, alla faccia dei proclami sul federalismo, che non tutela chi ha perso il lavoro ma impedisce il buon uso dei fondi europei
Aumentano le bocciature. Ma i numeri della nostra scuola ci dicono che gli "early leavers" erano già il 20,6% del totale: più del doppio della soglia di Lisbona.
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