L’Italia investe nel «pacchetto conoscenza» il 5,4% del Pil. Contro il 7,5% circa di Francia, Germania, Gran Bretagna e Giappone, o addirittura il 10% circa di Stati Uniti, Corea e Svezia. In questo contesto, ecco le grandi linee della politica per la ricerca scientifica del governo
Una proposta regressiva, che ignora precedenti nefasti e dati di realtà. A partire da questo: il 72% dei bambini stranieri iscritti alla scuola dell'infanzia è nato in Italia
La Camera dei deputati ha approvato la mozione leghista che chiede classi differenziali per i bambini stranieri nella scuola pubblica italiana. Pubblichiamo l'intervento dell'on. Furio Colombo, svolto il 9 ottobre scorso, nell'ambito della discussione sulla cd. "mozione Cota", concernente "iniziative in materia di accesso degli studenti stranieri alla scuola dell'obbligo"
A colpi di decreto, la scuola torna al passato. Mentre dovrebbe guardare al futuro, a partire dai problemi non risolti. Il primo: il peso del background familiare sugli esiti scolastici dei figli è rimasto immutato negli ultimi cinquant'anni. Così le diseguaglianze si perpetuano
E dopo il maestro unico, cosa aspetta gli studenti, "esploratori senza bussole"? Un'analisi del passaggio dall'istruzione al lavoro, a partire dai dati di Excelsior 2008
E chi non ci va finisce escluso. La carriera scolastica dei ragazzi continua ad essere determinata dalla famiglia di origine. Quarant'anni dopo, restiamo fermi alle questioni poste da don Milani
Il 72% degli iscritti "stranieri" ai nidi è nato in Italia. La stretta italiana sull'immigrazione e le attese degli immigrati sull'istruzione alla prova dei fatti
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