Dottorando in economia politica presso l'Università di Siena. Collabora come ricercatore con il CRESME (Centro Ricerche Economiche Sociologiche e di Mercato nell'Edilizia)
Governi e istituzioni internazionali hanno sottovalutato le conseguenze depressive delle politiche di austerità perchè basano le proprie previsioni su modelli irrealistici e con un forte contenuto ideologico. Gli stessi modelli sono alla base delle riforme strutturali che i Governi europei stanno portando avanti.
I dati indicano che il peggio probabilmente è passato. Ma anche che il meglio che ci possiamo aspettare è una mini-ripresa "da prefisso telefonico" trainata solo dall'export
Il provvedimento del governo rappresenta una nuova vittoria del “blocco edilizio”, una formazione sociale che da 50 anni condiziona la politica economica del nostro paese
Le recenti fluttuazioni dei prezzi delle materie prime sui mercati internazionali non sono giustificate dalle dinamiche produzione-consumo. Piuttosto, sono il risultato delle scommesse che la finanza effettua sui mercati a futuri