L’autonomia economica e politica delle persone presuppone un reddito da lavoro. Il reddito di cittadinanza corre il rischio di far aumentare il numero dei non occupati e la loro l'emarginazione, lasciando irrisolta la questione dei bisogni sociali insoddisfatti
Perché avviarsi in gran fretta verso la riforma costituzionale? Perché non sono più le leggi a uniformarsi alla Costituzione, ma è questa a doversi piegare ai dettati neoliberisti. E l’ossessione “governabilità” guida la nuova legge elettorale. Dietro le “larghe intese”, il ridisegno costituzionale calpesta la democrazia
Il reddito di cittadinanza si configura inevitabilmente come “compensazione ex post” dei disagi derivanti dalla mancanza di lavoro e non può affrontare in termini strutturali le problematiche che la crisi globale ci pone, a partire dalla necessità di ridisegnare l’intero modello di sviluppo
La politica del “rispediamoli tutti a casa” ha un costo salato: 1 miliardo e 600 milioni in dieci anni, tra controlli alle frontiere, Cie, rimpatri e burocrazia. E non funziona, dati alla mano. Un Rapporto di Lunaria sui “costi disumani”
I due ordini di sequestro emanati in pochi giorni da parte della Procura di Milano e di Taranto rendono necessario l’intervento della mano pubblica. Obiettivo: nazionalizzare l’intero gruppo Riva Fire e affidarne la gestione ad un management responsabile
I costi di un nuovo sistema di welfare dipendono dalla scelta tra un sistema di salario di cittadinanza per tutti e un reddito minimo garantito ai disoccupati. Il primo costa fino a 150 mld di euro, mentre il secondo tra i 36 e i 72 miliardi di euro. Ma si risparmierebbe sulle altre forme di sussidi che oggi sono erogati
Il tasso di disoccupazione alle stelle, soprattutto tra i più giovani. I consumi al livello più basso dall'inizio degli anni Novanta. Istantanee dalla crisi nei dati dell'Annuario Istat
L'ecologia dovrebbe essere la politica principale dei prossimi dieci anni, per non distruggere, oltre al capitale umano e sociale, anche il capitale naturale del nostro paese. Pubblichiamo il testo dell'intervento al convegno di Napoli del 10-11 maggio "Gli operatori sociali dentro la crisi"
Politici europei e tecnocrati, imponendo l’austerità di bilancio, stanno riducendo in ginocchio l’Europa. Come è possibile che la cultura di governo sia divenuta tanto povera e ottusa?
Oskar Lafontaine propone di tornare alle monete nazionali, mettendo il dito nella piaga di tutti i problemi irrisolti dell'Unione. Ma dà la soluzione sbagliata: difficilmente realizzabile, e soprattutto non desiderabile. La proposta del fondatore di Die Linke rischia solo di avvicinarci alle istanze delle destre nazionaliste