Ultimi articoli nella sezione

08/12/2015
COP21, secondo round
di Lorenzo Ciccarese
03/12/2015
Lavoro, la fotografia impietosa dell'Istat
di Marta Fana
01/12/2015
La crisi dell’università italiana
di Francesco Sinopoli
01/12/2015
Parigi, una guerra a pezzi
di Emilio Molinari
01/12/2015
Non ho l'età
di Loris Campetti
30/11/2015
La sfida del clima
di Gianni Silvestrini
30/11/2015
Il governo Renzi "salva" quattro istituti di credito
di Vincenzo Comito
alter
capitali
italie
globi

Riletture greche, indovinelli insolubili

06/02/2015

I dieci giorni di Atene/Straniero, annuncia ai Danubioeuropei che noi / giacciamo qui, obbedienti ai loro soldini. Una rilettura di Nanos Valaoritis

Straniero, annuncia ai Danubioeuropei che noi / giacciamo qui, obbedienti ai loro soldini. // Così come ci vedete uno ad uno scarmigliati / un mucchio inestricabile di monete straniere / con maschere e simboli irriconoscibili / sulla falda cadente di una lampada da ufficio // nell'adunanza generale dell'autunno / un risveglio - senza case - senza domani / tutto ci hanno portato via - armati di una penna d'oro / incidendo col coltello oracoli sul braccio // indovinelli insolubili senza senso né spiegazione / ma apriamo un po' la finestra sul giardino / per vedere fuori cosa ci accade / un'Aurora dalle dita di rosa scarna stampata // passiamo lievemente da un tema all'altro / l'onda del Noto langue negli stretti / la barca piena di merci oscilla su e giù / e io coi miei fumetti sotto braccio afferro // a tratti la manina di lei che è fuoribordo / schivando con arte un'onda grande - / ho imparato da subito a girare la barca / per evitare il ribaltamento... / nella furia dell'onda
(da Carnevale amaro, 2013; trad. Filippomaria Pontani)

Nanos Valaoritis (1921) è stato un importante poeta surrealista e neosurrealista, e ha vissuto e insegnato a lungo in Francia, in Inghilterra e negli Stati Uniti. La sua ultima raccolta è pervasa dallo sdegno e dall'inquietudine per il destino della sua patria: questa poesia prende le mosse da un'amara parodia del celebre epigramma di Simonide per i morti alle Termopili (480 a.C.).

La riproduzione di questo articolo è autorizzata a condizione che sia citata la fonte: old.sbilanciamoci.info.
Vuoi contribuire a sbilanciamoci.info? Clicca qui

Commenti

eZ Publish™ copyright © 1999-2015 eZ Systems AS