La recessione ha aggravato le contraddizioni Ue. Si insiste sui bilanci pubblici, mentre la crisi del debito privato richiede politiche comuni per uno sviluppo sostenibile
In occasione del Consiglio europeo del 24 e 25 marzo 2011, una serie di associazioni e gruppi sottoscrive una dichiarazione-appello per voltare pagina. La pubblichiamo
Il nuovo patto per l'euro indebolisce le ragioni politiche dell'Europa. Le ultime decisioni non bastano a ridare fiato e potere al ruolo pubblico
I tagli draconiani al settore pubblico e l’aumento delle tasse in senso antiprogressivo del governo di coalizione caratterizzano un capitalismo sempre meno inclusivo
Lo stato dei paesi della periferia europea in un'analisi dell'Rmf: gli interventi degli stati hanno placato i mercati ma non hanno certo risolto la crisi del debito
Imprese transnazionali e diritti: una sentenza del Tribunale dei popoli condanna l’Ue, gli stati membri e quelli sudamericani per non aver protetto i propri cittadini
"Dopo la crisi. Proposte per un'economia sostenibile". Un volume di idee e proposte in movimento, per uscire dalla crisi cambiando passo. Lo lanciamo nella rete, per aprirlo alla discussione collettiva
L'Europa taglia 300 miliardi di euro di spesa sociale, prendendo così la strada sbagliata di una politica prociclica. Un secondo errore, dopo gli anni della crescita dopata
Il potere assoluto della Banca centrale europea ha creato i presupposti dell'odierna crisi del debito, e allo stesso tempo ne ostacola la possibile soluzione
La combinazione di errori, ritardi e interessi che hanno portato al disastro. Infine, l'Europa ha deciso, ma è intervenuta così tardi e male che la tragedia non è finita