"Il Pil misura tutto tranne ciò che rende la vita degna di essere vissuta". Adesso la crisi incrina il mito del Pil. Le proposte sul campo, il metodo del Quars
Da Sarkozy al Sole 24 Ore: la revisione degli indicatori economici sfonda il muro dell'ortodossia. Ma non tutte le misure alternative sono davvero alternative
Già si pensa a un'exit strategy per far rientrare il debito nelle gabbie di Maastricht. Ma cosa succederebbe se misurassimo tutti i debiti, pubblici e privati?
Ogni cittadino italiano è diventato più povero, in media, dell'1% all'anno nei sette anni di governo della destra. Tutti i dati su produzione, investimenti, debito, redditi mettono in evidenza la gravità della situazione macroeconomica e finanziaria, mentre la percezione della realtà da parte del governo appare del tutto evanescente
Tra i tanti lavoratori atipici cui non viene rinnovato il contratto ci sono i 317 rilevatori dell'indagine sulle Forze di lavoro dell'Istat. Che ora viene esternalizzata
Guai a chi dà i numeri sulla crisi italiana. Il governo attacca l'Istat, in arrivo il nuovo presidente. La reazione dei ricercatori e del mondo scientifico
Esplode il debito pubblico, senza che si spenda un euro contro la crisi. L'aumento della spesa non è andato né allo stato sociale né alla politica industriale
Tremonti si affida agli sgravi per gli utili reinvestiti: una manovra discutibile, poco utile e di minima entità, rispetto agli interventi delle altre economie del mondo
Tassazione creativa e crisi economica fanno esplodere il debito pubblico. Con la metà dei titoli in mano straniera, lo stato italiano balla sull'orlo del burrone. E non sarà lo scudo fiscale a salvarci
Vie d'uscita dalla crisi: all'Europa le politiche strutturali per una crescita di qualità, finanziate con l'emissione di titoli europei; agli stati la spesa sociale