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Il governo Renzi "salva" quattro istituti di credito
di Vincenzo Comito
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La rotta d'Italia

08/01/2013

 

• La rotta d’Italia e una campagna elettorale fuori rotta
di Andrea Baranes e Grazia Naletto
Le proposte di Sbilanciamoci, le cose da fare nei primi 100 giorni del nuovo governo, e una campagna elettorale che ha ignorato i contenuti. La nostra agenda per il dopo-elezioni e l’impegno di 118 candidati al Parlamento che hanno sottoscritto l'appello “Io mi Sbilancio!”

• Cosa Nostra nell’urna. Come vota la Sicilia
di Margherita Billeri, Mario Centorrino e Pietro David
La mafia condiziona il voto di un milione di elettori in Sicilia. Dopo l’astenzione alle regionali del 2012, ora tratta pacchetti di voti locali e accordi con chi offre favori: affari, condoni, leggi su misura

• La rotta d’Italia e le politiche da sperimentare
di Fabrizio Barca
Che fare dopo le elezioni? Più domanda, nuova offerta, più lavoro e qualità degli interventi sono i punti chiave di una politica capace di innovare, sperimentare e produrre risultati per i cittadini. Con partiti che ritrovino il loro ruolo e restituiscano una dimensione democratica alla politica economica

• Le tasse di Palermo e il voto dell’evasione
di Margherita Billeri, Mario Centorrino e Pietro David
Quattro palermitani su dieci sono sconosciuti al fisco. Solo 4 mila persone hanno un reddito di oltre 100 mila euro, ma in provincia circolano 35 mila auto di grossa cilindrata. Come vota l’evasione?

• Come si può cambiare la finanza
di Vincenzo Comito
Gli scandali delle banche, in Italia e in Europa, continuano a moltiplicarsi e le iniziative di riforma tardano. Che cosa potrà fare il nuovo governo italiano?

• Un salario minimo per legge a tutela del lavoro
di Lia Fubini
La caduta dei salari aggrava la recessione e produce povertà. È il momento di introdurre un salario minimo per legge e correggere le leggi su lavoro e sindacato. E di sostenere le imprese che vogliono investire

• La disoccupazione crea disoccupazione. Intervista a Luciano Gallino
di Alessandro Rizzi
Quattro milioni di senza lavoro, decine di miliardi di reddito perduto, la crisi che non finisce mai, disoccupazione che crea disoccupazione. Ma altre politiche sono possibili, per il lavoro, la spesa pubblica, il welfare. La rotta d’Italia secondo Luciano Gallino

• L’economia mafiosa e la democrazia negata
di Margherita Billeri, Mario Centorrino, Pietro David
Il dibattito elettorale ignora la negazione della democrazia che esiste nei territori dove domina la criminalità mafiosa. Un silenzio inspiegabile, quando mancano le condizioni minime di sicurezza per il voto

• Riforme fallite, società disorganizzata
di Nicola Melloni
Alla base della crisi italiana c’è il fallimento delle riforme della “seconda Repubblica”. Non serve continuare su quella strada, serve rinnovare la politica, organizzare la società, ricostruire una classe dirigente

• I giudici e i derivati. 160 miliardi nei conti pubblici
di Andrea Baranes
La Corte dei Conti denuncia il pericolo derivati e chiede agli amministratori locali di agire contro le banche che hanno venduto loro contratti derivati. Per non diventare complici

• L’agenda di Sbilanciamoci!, e di 87 candidati
di Grazia Naletto
“Io mi sbilancio!” è l’impegno che la campagna Sbilanciamoci! ha chiesto ai candidati alle elezioni politiche di prendere per far “cambiare rotta” al paese e riavvicinare società e politica. Finora hanno risposto in 87

• La crisi cancella la questione meridionale
di Mario Centorrino e Pietro David
L'effetto delle manovre Tremonti-Monti peserà più sul Sud. Il dualismo del sistema territoriale Italia persiste, anzi si aggrava. Come si concilia tutto questo con i disegni di crescita

• La strada smarrita di scuola, università e ricerca
di Vincenzo Comito
L’istruzione, l’università e la ricerca hanno subìto i tagli peggiori negli ultimi governi. Ma il problema è anche nel loro funzionamento, nei meccanismi di potere, nei rapporti con le esigenze del paese

• Il clima nell’urna. La lezione di Sandy
di Martino Mazzonis
L’uragano Sandy potrebbe cambiare la rotta d’Italia. Come gli Stati Uniti imparano a fare i conti con il cambiamento del clima e le sue conseguenze sulle città, l’economia, la politica

• La flex-security dell’Agenda Monti
di Giovanni Guidetti
La coalizione di Mario Monti ha in agenda una politica del lavoro fondata su una flex-security a cui mancano troppe cose: il sostegno ai redditi, la formazione, il rilancio della domanda, le relazioni sindacali

• La crescita, questa sconosciuta
di Paolo Palazzi
In campagna elettorale l’obiettivo di tutti è la crescita. Ma che cosa vuol dire? Quali meccanismi portano alla crescita nel capitalismo? E siamo sicuri che è proprio quello che vogliamo?

• L'Imu e il non voto dei poveri
di Mario Pianta
Metà degli italiani poveri non vota. Secondo l’ultimo sondaggio Swg (1), l’area del non voto viene data al 30%, ma sale al 45% tra chi ha un reddito basso.

• F35 e spese militari: le alternative possibili
di Leopoldo Nascia
Il dibattito sull’opportunità di acquistare i caccia F35 è al centro del dibattito politico, dopo le dichiarazioni del leader del centro sinistra Pierluigi Bersani sulla necessità di ripensare la partecipazione al programma. Rivediamo come sono andate le cose

• Una società civile senza protesta?
di Donatella Della Porta
La campagna elettorale apre alla “società civile” ma, quando questa inizia a protestare, si scontra sempre con una repressione pesante. Alla democrazia serve riaprire gli spazi di conflitto

• Le alternative di gestione dei servizi pubblici locali
di Alessandro Iadecola e Roberto Mostacci
Su acqua e servizi locali la finanza ha messo le mani, a spese dei cittadini. Per rispettare il referendum, un’alternativa ora c’è: una gestione senza profitti e rendite, e con gli utenti al primo posto

• Il bilancio espansivo che serve all’Europa
di Sergio Bruno
Contro l’inerzia delle politiche e delle idee dominanti, per uscire dalla crisis serve un bilancio federale europeo che arrivi al 10% del Pil, finanziato da Tobin tax ed emissione di moneta della Bce

• Il lento apprendimento della democrazia
di Laura Balbo
Il vortice della campagna elettorale semplifica tutto, ma i problemi sono complessi e serve un lento apprendimento per cambiare i rapporti tra forme di partecipazione e politica istituzionale

• Macro e micro. Le vie dell’intervento pubblico
di Stefano Sylos Labini
Un’Europa meno depressiva, una moneta più liquida, il rilancio della domanda, banche pubbliche, politiche per l’energia e i rifiuti. Modeste proposte per un governo di centro sinistra

• Ascesa e declino del Prodotto pro capite
di Giuseppe Travaglini
Le distanze tra l’Italia e gli altri paesi avanzati si stanno allargando: in termini di Pil per abitante siamo ritornati ai livelli relativi degli anni ’70. Le cause? La caduta della produttività e il tasso di occupazione

• La struttura che manca all’economia italiana
di Roberto Romano
La via d’uscita dalla crisi proposta da Sbilanciamoci deve fare i conti con la debolezza della struttura produttiva italiana: è necessario investire nei settori emergenti

• Vent’anni di governi, vediamo i risultati
di Massimiliano Di Pace
La campagna elettorale ignora i risultati delle promesse passate. In vent’anni, su crescita, deficit e debito, il centrodestra (e i governi tecnici) hanno sempre fatto peggio dei governi di centrosinistra

• Ripensare gli obiettivi e i metodi della contrattazione
di Davide Antonioli e Paolo Pini
Produttività e salari stagnanti, crescita piatta, e contrattazione in declino. Come riprendere un percorso virtuoso ripensando obiettivi e metodi della contrattazione collettiva. La proposta di produttività programmata e contrattata può essere una ricetta? Discutiamone

• Aumentare il numero dei dipendenti pubblici
di Guido Ortona
Considerazioni di efficienza indicano che occorre aumentare il numero dei dipendenti pubblici in Italia. Una proposta

• Agenda Monti. Se il lavoro conta meno
di Mimmo Carrieri
La polemica di Monti si fonda sul presupposto della marginalità dei sindacati nelle scelte generali. Un paradigma sotterraneo, che è venuto in luce con chiarezza e per paradosso proprio negli anni della crisi

• La politica per cambiare. A partire dai contenuti
di Giulio Marcon
Le prossime elezioni possono essere un'occasione di cambiamento. I margini sono stretti, le difficoltà molte e, per chi è legato alla “politica dal basso”, sarebbe sbagliato affrontare questa sfida appiattiti sulla realpolitik da un lato, o chiusi in una logica di autoreferenzialità dall’altro, in una schizofrenia politica tra tatticismo e testimonianza

• Cosa manca all'Europa per essere europea
di Paolo Pini
La rotta dell’Italia, ma in una Europa da cambiare. Una Europa troppo economica e poco politica che ammazza la crescita e l’occupazione con il rigore di bilancio. Ma un’altra rotta è possibile, mantenendo la moneta unica ma cambiando regole e politica economica. Ed introducendo più democrazia, anche nell’economia

• Una discussione sulle cose da fare
di redazione di Sbilanciamoci.info
Elezioni 2013, prima i contenuti. Facciamo il punto della discussione aperta da sbilanciamoci.info sulla "rotta d'Italia": la politica economica, e non solo, che vorremmo mettere in cima all'agenda del governo che uscirà dalle urne del 24 e 25 febbraio

• Recuperare imprese, creare lavoro
di Francesco Garibaldo
Ogni manovra finanziaria ed economica va subordinata all'obiettivo dell'occupazione. Per farlo, non bastano le (pur necessarie) politiche espansive, e un mercato che selezioni le imprese. Occorre salvare e recuperare il grosso delle forze manifatturiere

• La casa al centro, i giovani al margine
di Roberta Carlini
Le tasse sulla casa al centro della campagna elettorale. Un ritornello che oscura le vere emergenze del momento. Ma quanti giovani hanno la casa e pagano l'Imu

• Altre energie per cambiare clima
di Sergio Andreis
Il prossimo parlamento dovrà decidere sulla strategia energetica nazionale. Occasione per ribaltare un'impostazione basata sul petrolio e opere connesse; e inquadrare le politiche energetiche all'interno di quelle per il clima

• Capitali spariti, banche da cambiare
di Andrea Baranes
La Bce dà 1000 miliardi alle banche, ma il credito non c’è. I paradisi fiscali restano e i capitali vanno all’estero. Le entrate Imu finiscono nel salvataggio di Monte Paschi. Come si può cambiare il sistema bancario

• Un Pil al verde. Che fare per l’ambiente
di Gianni Silvestrini
Il Pil del nostro paese è in calo e forse non tornerà ai valori pre-crisi del 2007 prima del 2020. Ma uscire dalla crisi presuppone un'accelerazione delle politiche industriali verdi e un riorientamento dello sviluppo dell'economia in tutti i settori

• Egemonia al centro, declino in periferia
di Francesco Bogliacino
La politica italiana è legata a doppio filo a quella europea, che riflette la crisi di egemonia del capitale del “centro” e il suo allargarsi ai danni dei paesi della “periferia” europea

• Le cose da fare nei primi cento giorni
di redazione di Sbilanciamoci.info
Se la rotta deve cambiare, nei primi cento giorni di nuovo governo ci sono quattro cose da fare subito: meno armi più scuole, dai soldi sporchi lavori verdi, un fisco contro le disuguaglianze, il lavoro da tutelare. E una da fare prima: cittadinanza per chi nasce da noi

• Cambiare l'agenda, scegliere le priorità
di Felice Roberto Pizzuti
L'emergenza economia italiana, più che imporre un'agenda Monti, ne richiede il superamento, e una netta scelta per una nuova direzione. All'interno dei vincoli europei, ma senza subalternità culturale e politica

• La politica come professione. Onesta
di Guglielmo Ragozzino
È diffusa l’opinione che la politica sia una serie di compromessi accettati per arricchirsi in fretta. Per vincere tale pregiudizio occorrono regole sicure, parole chiare, azioni trasparenti e un rapporto stretto con la società

• L’Italia nella rotta d’Europa
di Claudio Gnesutta e Mario Pianta
La rotta d’Italia passa per l’Europa. Il nuovo governo si dovrà scontrare con Berlino e Bruxelles, ma ci sono spazi di manovra e alleanze possibili per politiche espansive e limiti alla finanza. L’obiettivo è cambiare la rotta di un’Europa che va verso una grande depressione

• La rotta d’Italia. Vincere per cambiare
di redazione di Sbilanciamoci.info
L’Italia è in rotta, e le elezioni del 24-25 febbraio 2013 sono decisive per far cambiare rotta al paese. La redazione di Sbilanciamoci.info apre una discussione sui contenuti da mettere al centro della campagna elettorale e dell’azione del prossimo governo, per chiudere con le politiche di Berlusconi e Monti. Dopo “la rotta d’Europa”, discutiamo della “rotta d’Italia”. Da oggi alle elezioni, ogni giorno un intervento. Da leggere, diffondere, discutere

A che punto siamo

Promemoria L’io e la società, senza la politica (21 dicembre 2012)
di Rossana Rossanda

Promemoria L'anno perduto tra Berlusconi e Monti (15 dicembre 2012)
di Rossana Rossanda

Promemoria Dopo le primarie, reinventare la politica (30 novembre 2012)
di Rossana Rossanda

Promemoria Un anno dopo, Monti e a capo (23 novembre 2012)
di Rossana Rossanda

• L’anno perduto di Mario Monti
di Pitagora
Dopo un anno di governo Monti l’economia italiana sta peggio di prima. È peggiorata la situazione della finanza pubblica, più grave la recessione, più disuguale la distribuzione del reddito. E nel 2013 tutto diventerà più difficile per i vincoli del Fiscal compact. Così, le alternative per la politica economica sono due…

• Il giovane esercito di leva della grande recessione
di Roberta Carlini
Tredici milioni in Europa, più di 2 in Italia. Il numero di giovani esclusi da lavoro, scuola e formazione è esploso nel corso della crisi. L'Eurostat ne stima il costo: 153 miliardi per l'Europa, 32 per l'Italia

UE: la crisi è più grave, il cambiamento più urgente
di EuroMemorandum
Il rapporto EuroMemorandum 2013 (qui una sintesi) è realizzato dal gruppo European Economists for an Alternative Economic Policy in Europe, che dal 1995 pubblica ogni anno un’alternativa alle politiche europee. Euromemorandum e Sbilanciamoci! sono tra i fondatori della Rete europea degli economisti progressisti

• Una rete per un’altra politica economica in Europa
di Rete europea degli economisti progressisti
Al Forum Firenze 10+10 è stata lanciata la Rete europea degli economisti progressisti(European Progessive Economists Network) in un meeting promosso da Euromemorandum, Economistes Atterrés francesi, Sbilanciamoci! dall’Italia, Another Road for Europe, cui hanno partecipato gruppi di economisti, associazioni e think tank tra i quali Econosphères dal Belgio, Econonuestra dalla Spagna, il Transnational Institute, Critical Political Economy Network, Transform! e molti altri. La Rete ha elaborato il documento sulle politiche economiche alternative per l’Europa che pubblichiamo. Per adesioni: anotherroadforeurope@gmail.com

• Ritorno a Firenze. Oltre il muro liberista (2 novembre 2012)
di Rossana Rossanda
Le attuali politiche dell'Europa sono indifendibili, un'altra rotta è obbligatoria. Come passare dalla protesta alla proposta e all'unione su una politica diversa. Vero antidoto all'astensione e al grillismo

• Una norma distributiva per l'Europa che verrà
di Claudio Gnesutta
Protezione sociale, con standard di diritti e salari, e protezione dalla finanza. Queste sono le due condizioni essenziali per poter affrontare una politica economica, che aggredisca il nodo irrisolto della costruzione europea: le differenze strutturali tra le economie nazionali

• Economia europea, sono pessime quelle previsioni
di Mario Pianta
Tre volte su quattro la BCE sull’economia dell’eurozona ha sbagliato le previsioni. Il governo italiano prevedeva per il 2012 una crescita dello 0,6% e oggi siamo a un calo superiore al 2%. Dietro ai numeri, a essere sbagliato è il modo di pensare l’economia

• Finanza e capitalismo. Che cosa è cambiato
di Claudio Gnesutta
Gli intrecci della finanza con la produzione, il potere economico e il consenso sociale sono essenziali per capire la crisi di oggi. Il peso che ha ora la finanza è diventato insostenibile per l’economia e la società. O si ridimensiona la finanza, o si riduce lo spazio per la democrazia e i diritti sociali

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