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Dall’Ocse all’Istat, fioriscono indici alternativi per misurare la qualità reale della vita. Ma per la politica il paradigma rimane ancora il Prodotto interno lordo, strumento delle tecnocrazie e dell’ideologia liberista. Una proposta per cambiare
Già trent’anni fa Giorgio Ruffolo definiva il Prodotto nazionale lordo, un “idolo bugiardo”. Un indice al quale veniva attribuita la capacità di dar conto non solo della crescita economica di un paese, ma anche del suo progresso sociale.
L’austerità è servita a tagliare il welfare e il protocollo di Kyoto si regge su misurazioni che creano altri mercati e non migliorano il clima
Venti stati americani su 50 utilizzano l’Indice di sostenibilità economica. E le organizzazioni internazionali pensano a nuovi indici di misurazione
Dal «paradosso di Easterlin» agli studi di psicologia cognitiva, tutti i tentativi (e le difficoltà) di misurare il piacere collettivo
di Anna Villa
Il piano europeo verso un’economia «low carbon» e per le città intelligenti. E in Italia l’Agenda digitale prepara documenti ma non fa progressi
La proposta di 52 deputati di diverse forze politiche: sostituire il Pil con il Bes, calcolare l’impatto ambientale