Economia e finanza
Post-liberismo/Come affrontare il post-liberismo? La sfida, dopo questi anni di ascesa del neoliberismo, è quella di costruire un modo di pensare e di sentire nuovo che consenta si unificare diverse battaglie e di connettere le persone coinvolte in ciascuna di esse. Un manifesto per uscire dalla dottrina politico-economica dominante
Post-liberismo/Le righe che seguono sono le ultime battute del dialogo leopardiano “Della Natura e di un Islandese” (Operette morali). Si parte dal «perpetuo circuito di produzione e distruzione», si arriva alla mummia contenuta in un Museo di non si sa quale città d’Europa. Vedeva lontano il nostro poeta. (L’Islandese che girava il mondo per sfuggire alla Natura finisce per caderle in bocca, come lo scoiattolo che crede di scappare finisce inghiottito dal serpente a sonagli.)
Post-liberismo/Il 2% del Pil di ogni paese da destinare allo sviluppo per dieci anni, fondi investiti in particolare nelle periferie continentali
Post-liberismo/È necessaria una tassazione federale per poter far funzionare la moneta unica, aggiungendo politiche industriali e regionali per ricostruire la capacità produttiva. Così il Pil salirebbe
Post-liberismo/La «Nato economica» va bloccata e ripensata la politica commerciale europea. A partire dal coinvolgimento della società e dallo sviluppo dei paesi più poveri
Post-liberismo/È necessario aumentare i redditi. E per far questo è fondamentale il ruolo dei sindacati, come ha riconosciuto anche il Fmi. L’Europa non ha appreso la lezione (perdente) del Giappone
Post-liberismo/Un’Agenzia per acquistare il 50%, l’intervento della Bce sui titoli di Stato e gli Eurobond
Pdf n.60
Aumentare la tassazione di alcune di fasce di reddito molto alte, stop ai bonus fiscali, e un'imposta progressiva sul valore degli immobili. Per fare cosa? Investimenti in infrastrutture e rafforzare il welfare necessario. Sono alcune delle proposte del budget progressista presentato negli Usa in questi giorni