Per essere un paese libero risulta che abbiamo un gran bisogno di galere. Abbiamo 63 mila detenuti in carceri la cui capienza regolamentare è di 43 mila posti. Urge adeguamento, come dice anche il piano carceri da poco presentato al ministro dell’(in)giustizia Lodo Alfano: 17.000 nuovi posti letto in carcere da realizzare entro il 2012. Insomma: più galere (ma non illudetevi, non per tutti). E qui cominciano le dolenti note che si chiamano sempre allo stesso modo: copertura finanziaria. Dalla relazione illustrativa presentata al ministro, infatti, sembra che ci siano soldi soltanto per 10.806 posti-galera, mentre per 6.323 futuri detenuti anche la branda sarà un problema. Gli spazi individuati per ampliare il parco-celle risultano all’interno delle mura di cinta dei penitenziari già esistenti, il che significa che si costruirà nei pochi spazi disponibili per attività sportive o ricreative dei detenuti, peggiorando notevolmente le condizioni della popolazione carceraria. Non solo. Pare anche che le previsioni di spesa non tengano conto che se si aumenta la popolazione carceraria aumenteranno anche le stese sanitarie, di personale, di manutenzione eccetera, eccetera. Insomma, se qualcuno ha 980 milioni di euro che gli avanzano può donarli generosamente per mettere un po’ più di italiani (e stranieri) in galera. E comunque non basterà. Perché la popolazione carceraria italiana aumenta di 1.000 unità al mese e dunque, anche ammesso di riuscire a costruire 17 mila nuovi posti-galera, nel 2012 i detenuti saranno 100.000 e mancheranno ancora 40.000 posti. E’ un’idea per papi Silvio: votare un indulto che ci faccia risparmiare un po’ di soldi, e poi vincere le elezioni del 2013 grazie all’emergenza criminalità, attaccando chi ha votato l’indulto senza dire che l’ha votato anche lui. Che ci vuole? Se ha funzionato una volta…
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