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Il giallo della crisi

16/01/2015

Continente Grecia/Petros Markaris nei suoi gialli ha dedicato una trilogia di ro­manzi all'austerità che ha deva­stato il suo Paese, descrivendo l'impoverimento della società greca e le proteste contro la troika

«Un raduno internazionale. Dall'Italia e dalla Spagna sono arrivati due gruppi di contestato­ri per manifestare insieme ai no­stri. Sono giovani; i più hanno una trentina d'anni. In testa al corteo due manifestanti reggono degli striscioni "basta con la schiavitù dell'euro'"». «Le voci si avvicinano, finché allo sbocco della Amalia sulla piazza com­pare un corteo di vecchietti. '"Ri­dateci l'euro" grida un pensionato. "La troika se ne vada, ma re­sti l'euro!" "È stato a causa della dracma se son dovuto andare a lavorare nella terra del marco". "Dividete i due cortei! Fate una barriera tra di loro!"» Petros Markaris, Resa dei conti. La nuova indagine del commis­sario Charitos, 2012. Petros Markaris nei suoi gialli ha dedicato una trilogia di ro­manzi all'austerità che ha deva­stato il suo Paese, descrivendo l'impoverimento della società greca e le proteste contro la troika, mostrando le pulsioni più profonde della società e al­le sue contraddizioni, come in questo caso in cui si scontrano sostenitori e contrari all'euro. In una recente intervista, l'in­ventore del commissario Chari­tos ha affermato che «la Grecia non è affatto uscita dalla crisi», cosa che a suo parere a Bruxel­les sanno molto bene, a dispetto delle dichiarazioni ufficiali. Markaris non lesina qualche critica non solo alla politica ma anche alla società ellenica. Nello stesso libro citato, lo fa sotto forma di metafora. «Mi viene voglia di salire gli scalini di casa a cinque a cinque, ma il condominio è dotato di ascen­sore, e un greco che si rispetti lo prende sempre. A pensarci be­ne, quello che ci ha rovinati è un ascensore troppo rapido».

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