Professore e ricercatore in Diritto del Lavoro all'Università di Bari
Il segno principale impresso dai primi atti del governo Renzi si collocano in continuità con una politica di flessibilizzazione della prestazione lavorativa, nella speranza che ciò porti a un incremento dell'occupazione; una “retorica” ormai così radicalmente sconfessata sul piano scientifico che non può che essere chiamata “ideologia”