Economista, si occupa principalmente di credito e finanza etica, di organizzazioni nonprofit ed economia solidale, di beni comuni e pubblica amministrazione
Noi orfani di Steve Jobs/Non basta un garage per riprodurre la favola Jobs Fra propaganda e ideologia nel capitalismo Far West si può ancora trovare un'ancora di salvezza
Noi orfani di Steve Jobs/L'anno scorso il 64% erano ditte individuali Ma la propulsione femminile fatica ancora
La consultazione avviata dal premier per una riforma del terzo settore ha il merito di rimettere al centro della riglessione politica le organizzazioni senza scopo di lucro. Ma per ora non si tratta che di una vaga e generica enunciazione di obiettivi, condita da molte affermazioni di principio, e qualche errore tecnico
Si torna a parlare di impresa sociale, ma le proposte legislative in campo sembrano mirare solo all'appiattimento del nonprofit alle logiche di mercato, e rischiano di essere l'ennesima occasione sprecata
Non ci sarà innovazione sociale senza una finanza diversa, altrimenti si rischia solo di prestare entusiasmo e passione ai peggiori appetiti dei finanzieri globali. L'ultima puntata della nostra inchiesta
Banche da legare/7 Da vent'anni nel nostro paese è in atto un processo di concentrazione. La metà del settore è nelle mani dei cinque maggiori gruppi
Solo il 5 per cento degli operatori dell'innovazione sociale si aspetta un ritorno ambientale del proprio investimento. La terza puntata della nostra inchiesta
Che cosa ci fa JP Morgan nel mondo della cosiddetta finanza d'impatto? Lo ricostruiamo nella seconda puntata della nostra inchiesta sull'impact finance
La “finanza d'impatto” si propone di finanziare imprese e organizzazioni con l’intenzione di generare risultati socialmente e ambientalmente positivi. Ma chi c'è dietro la “finanza d'impatto”? Proviamo a ricostruirlo con questa inchiesta
I derivati italiani valgono più di 5 volte il nostro Pil, e sono cresciuti del 13% in un anno. E'tempo della Tobin Tax: ma proprio come Tobin la pensò, non nella versione light del governo Monti
Il braccio di ferro tra il governo e l'Associazione bancaria ha neutralizzato la norma sulle commissioni bancarie, che era imperfetta ma puntava alla trasparenza