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Caro Monti, facciamo due conti

04/05/2012

Il presidente del Consiglio ha invitato gli italiani a segnalare gli sprechi da eliminare. La campagna Sbilanciamoci! ogni anno pubblica una “controfinanziaria” con proposte per evitare gli sprechi e usare la spesa pubblica per i diritti, la pace e l’ambiente. Ecco qualche consiglio a Monti

Legalità e giustizia fiscale:

Tassa patrimoniale In questa crisi i ricchi non stanno pagando alcun prezzo, e il peso della crisi ricade interamente sulle fasce più povere della popolazione. Proponiamo perciò una tassa patrimoniale del 5 per 1000 sui patrimoni oltre i 500mila euro, con alcune correzioni di carattere progressivo (possibile grazie alla registrazione dei beni sulla dichiarazione dei redditi) sul prelievo. In questo modo potrebbero entrare nelle casse dell’erario una somma intorno ai 10 miliardi e 500 milioni di euro.

Progressività. Il nostro sistema fiscale ha perso in questi anni un carattere di vera progressività. Non si tratta solo di raccogliere più risorse, quanto di dare un maggiore senso di giustizia fiscale. Per questo Sbilanciamoci! propone l’aliquota del 45% per i redditi al di sopra dei 70.000 euro e al 49% l’aliquota oltre i 200.000 euro. Si potrebbero recuperare così 1 miliardo e 200 milioni che sarebbero soprattutto (per il 77%) a carico dei contribuenti al di sopra dei 200.000 euro annui.

Rendite. Oggi gli interessi sui depositi bancari vengono tassati al 27%, mentre gli interessi sulle obbligazioni, le plusvalenze e i rendimenti delle gestioni individuali e collettive subiscono un prelievo di appena il 12,5%. L’unificazione delle rendite finanziarie ha rappresentato per anni una delle priorità di politica fiscale promossa da Sbilanciamoci! e rappresenterebbe un importante risultato per la giustizia fiscale nel nostro paese. È possibile portare la tassazione di tutte le rendite al 23%, una soglia che ancora resta allineata con i grandi paesi europei e che non presenta quindi rischi di fughe di capitali. In questo modo sarebbe possibile ottenere almeno 2 miliardi di euro.

Tassare i diritti televisivi per lo sport spettacolo Come per la pubblicità, il business dello sport-spettacolo ha effetti distorsivi sul mercato e distoglie risorse dallo sport per tutti. Si propone pertanto di adottare il metodo francese di tassazione dei diritti televisivi per finanziare lo sport per tutti e la costruzione di impianti pubblici polivalenti. Con un’aliquota del 5% sul totale dei diritti versati si potrebbero raccogliere circa 40 milioni di euro.

Tassare la pubblicità Gli investimenti pubblicitari in Italia sono circa 10 miliardi di euro. Nell’era della grandi concentrazioni dei media e delle agenzie pubblicitarie nessuno può negare l’effetto distorsivo che questa ha su consumi, stili di vita e sulla stessa regolarità della concorrenza tra le imprese. La proposta, dunque, è di frenare i margini di profitto dell’intero comparto pubblicitario aumentando del 5% il prelievo sugli utili, con il duplice obiettivo di ridimensionarne l’invadenza e di drenare risorse da dedicare alla scuola e ad attività culturali per tutti. L’introito atteso è di circa 500 milioni di euro.

Tassa automobilistica sull’emissione di CO2 Fino ad oggi la tassazione dei veicoli avviene sulla base della cilindrata e dei cavalli fiscali. Chiediamo che la tassazione sui veicoli avvenga in modo progressivo sulla base dell’emissione di CO2 che colpirà progressivamente i veicoli più potenti ed ecologicamente inefficienti (come i Suv o i veicoli di vecchia immatricolazione). Le maggiori entrate derivanti da questo diverso modo della tassazione dei veicoli ammonta a 500 milioni di euro.

Misure fiscali penalizzanti per la produzione e il commercio (consentito dalla legge), delle armi La proposta è una sovrattassa del 4% sul fatturato dell’industria bellica e di un aumento di 200 euro per le licenze (oggi sono oltre 50.000) di armi per la difesa personale; queste misure potrebbero portare un ricavo di circa 270 milioni di euro.

 

Ambiente e sviluppo sostenibile:

Riduzione stanziamenti grandi opere Si propone l’abbandono della logica delle grandi opere – costose e incerte sotto il profilo attuativo - a favore della ottimizzazione delle reti esistenti e del loro uso (con i necessari adeguamenti e potenziamenti). In particolare proponiamo la cancellazione del finanziamento di 1,543 miliardi destinati dalla Legge di Stabilità 2012 alle grandi opere.

Eliminazione finanziamento all’autotrasporto di merci Si propone di cancellare le misure previste dalla Legge di Stabilità del 2012 di 400 milioni di euro a favore dell’autotrasporto merci, che invece andrebbe disincentivato a favore di forme di trasporto più sostenibile (intermodalità, autostrade del mare, uso del trasporto su rotaia) delle merci per il paese.

Disarmare l’economia, costruire la pace:

Riduzione delle spese militari Chiediamo la riduzione di 3miliardi di euro della spesa militare. Questo potrebbe avvenire grazie alla riduzione degli organici delle forze armate e a un’integrazione – con economie di scala – dentro la cornice europea e delle Nazioni Unite, naturalmente prevedendo un ruolo delle Forze Armate legato ad autentici compiti di prevenzione dei conflitti e mantenimento della pace e rifiutando ogni interventismo militare.

Eliminazione e riduzione dei programmi d’arma (per gli F35 e non solo) Chiediamo al governo italiano di non firmare il contratto per la produzione dei 90 cacciabombardieri Joint Strike Fighter. Chiediamo di cancellare i finanziamenti previsti per il 2012 per la produzione dei 4 sommergibili FREMM, dei cacciabombardieri F35, delle due fregate “Orizzonte”. Risparmio previsto: 783 milioni di euro. Per un'analisi più dettagliata sui costi per gli F35, si veda:www.sbilanciamoci.org

No ai militari nelle città Chiediamo di concludere l’esperienza della presenza e del pattugliamento delle nostre città ad opera di personale delle forze armate e chiediamo che gli stessi fondi (72 milioni di euro) vengano impiegati per pagare gli straordinari al personale delle forze di pubblica sicurezza.

Ritiro dall’Afghanistan Chiediamo il ritiro delle truppe italiane dalla missione in Afghanistan (il ruolo e la presenza dell’Isaf sono strettamente intrecciati ad Enduring Freedom in una funzione bellica e di lotta militare al terrorismo) e da tutte quelle missioni internazionali che non abbiano la copertura e il sostegno delle Nazioni Unite. Questa misura farebbe risparmiare 616 milioni di euro alle casse pubbliche

Cancellare il programma “Vivi le Forze Armate. Militare per tre settimane”. Chiediamo che questa nuova iniziativa del Ministero della Difesa venga cancellata e le risorse risparmiate (20 milioni di euro) vadano ad incrementare il fondo per il servizio civile nazionale.

Festeggiare la Festa della Repubblica del 2 giugno senza la parata militare Negli anni passati abbiamo calcolato un costo medio della Parata militare di circa 10 milioni di euro, cifra con la quale sarebbe possibile far partire 1.700 giovani per il servizio civile che fanno attività utili per la comunità, aiutando in questo modo più di 10mila persone in stato di bisogno: anziani, disabili, senza fissa dimora, bambini.

 

Welfare, diritti sociali e formazione:

Chiusura dei Cie (Centri di identificazione ed espulsione) Con i 174 milioni previsti nella legge di bilancio per il 2012 per l’attivazione, la locazione e la gestione di nuovi Cie si potrebbe finanziare un programma nazionale di inclusione sociale, tra cui: corsi pubblici e gratuiti di insegnamento della lingua italiana, soluzioni abitative dignitose per i Roma, un sistema nazionale di protezione contro il razzismo, l’inserimento scolastico dei bambini e dei giovani di origine straniera, borse di studio per i giovani di origine straniera, spazi interculturali e risorse per i giovani “figli dell’immigrazione”. Per altre informazioni: www.cronachediordinariorazzismo.org

Abolizione dei fondi alle scuole private e del buono scuola Si risparmierebbero 700 milioni di euro dall’eliminazione dei sussidi pubblici alle scuole private. Si tratta di utilizzare le stesse risorse per rilanciare la scuola pubblica, intervenendo su quelle che sono le emergenze del sistema pubblico: il diritto allo studio, l’edilizia scolastica, la qualità dell’offerta formativa.

Copy left Sbilanciamoci! propone l’adozione del software libero da parte di amministrazioni centrali e locali potrebbe portare risparmi molto ingenti. Si otterrebbe un risparmio attorno ai 2 miliardi di euro l’anno sui costi delle licenze (di cui 680 milioni solo per le soluzioni Microsoft). I vantaggi non sarebbero solo economici ma anche quelli di un eccezionale strumento di trasparenza amministrativa e di controllo della spesa.

 

Questi sono solo una parte dei consigli elaborati nel 13esimo rapporto di Sbilanciamoci!: www.sbilanciamoci.org

 

La riproduzione di questo articolo è autorizzata a condizione che sia citata la fonte: old.sbilanciamoci.info.
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Commenti

due conti ....

Seguo i vostri articoli con interesse questa volta non mi trovate molto d'accordo , a parte la imprecisione sulla tassazione delle rendite , diciamo che l'aumentiamo dal 20 al 23% , a questo punto per coerenza anche la cedola secca, mi pare che le proposte che fate siano sempre sulla T ( di tassazione ) che deprime la C ( dei consumi ) con le vostre proposte si affossa ancora di più la classe media e chi paga le tasse , di fatto con IMU e le tasse sui conti deposito Monti ha gia fatto una patrimoniale . quello che mancano sono I ( come investimenti) per creare lavoro e sopratutto una severa e ragionata revisione
di G (spesa pubblica) , migliorare la produttività delle imprese e ridurne il costo del lavoro ( non degli stipendi) per creare E ( esportazioni)

Tassa automobilistica sull’emissione di CO2

Scusate ma non avete pensato che tale tassa è altamente iniqua, almeno nella parte che colpisce il possesso di vetture vecchie?
Infatti in linea di massima le vetture molto vecchie vengono tolte dalla circolazione se non perfettamente in ordine in virtù della revisione che viene svolta obbligatoriamente ogni due anni.
Di norma se le vetture dopo tanti anni sono in perfetto ordine significa che hanno fatto pochi kilometri, pertanto nonostante una prestazione peggiore in termini di emissione di CO2 per kilometro, sono meno dannose per l'ambiente di quelle più moderne ed efficienti ma che fanno molti più kilometri ogni anno.
Più oggettivamente l'inquinamento aumenta di pari passo con l'aumento del consumo di carburante, pertanto la via maestra è quella di scoraggiarne il consumo anche con un inasprimento della fiscalità sui carburanti.
Più che una misura ecologica appare come un favore alla spregevole lobby dei costruttori di automobili.
Con viva cordialità.

risposta a Monti su sprechi da tagliare

Le indicazioni date sulla possibile ristrutturazione del bilancio pubblico sembrano sensate anche a me che non sono tecnicamente preparata sulla materia.
Ciò che non comprendo e vorrei fosse spiegato è perchè nulla si dica (almeno in modo tanto esplicito da essere largamente comprensibile) su sprechi enormi nei palazzi della politica nazionale e locale (regionale, specialmente). Sarebbe opportuna una pià ampia considerazione della materia.

Il software libero non porta più trasparenza

Vedo che continuate a sostenere che:

"I vantaggi [dell'adozione del Software libero] non sarebbero solo economici ma anche quelli di un eccezionale strumento di trasparenza amministrativa e di controllo della spesa.

Ma la trasparenza non è affatto una conseguenza automatica del Software Libero, per gli stessi motivi per cui non lo era la prima volta che lo avete scritto, già spiegati qui:
http://stop.zona-m.net/it/2011/07/sbilanciamoci-sul-software-libero-buona-idea-ma-spiegata-male/

E i costi della politica?

Un consigliere regionale puo' essere equiparato a un dipendente pubblico a tempo determinato. Per l'esercizio della propria funzione percepisce una retribuzione netta di 10.000 euro al mese - pari dunque a quella del Presidente di un'agenzia pubblica come l'Anvur - ma riceve in aggiunta un benefit precluso alla quasi totalita' dei diendenti pubblici: un rimborso spese chilometrico qualora risieda in una citta' diversa da quella in cui ha sede il Consiglio regionale. Cosa si aspetta a cancellare questo privilegio e lo spreco di danaro pubblico che comporta? E le forze progressive di questo paese hanno dimenticato che non deve mai essere il "motivo del profitto" (il tornaconto personale) a spingere gli individui a entrare in politica?

I conti di Monti

I suggerimenti che sono stati dati si muovono sulla stessa logica che ha sin qui caratterizzato la gestione della classe politica centrale. Ma Monti non è un politico. E' un tecnico e come tale deve adottare criteri del tutto diversi. Certamente non quello di chiedere aiuto ai cittadini! Se la potente macchina burocratica che oggi possiede lo Stato e della quale egli è il capo incontrastato e, perciò, il responsabile a tutti gli effetti ed in tutti i sensi, non è in grado di fornirgli un quadro esatto della situazione lui non può restare inerme e tollerare mancanze, inadempimenti, disorganizzazione e disordine amministrativo. Deve intervenire subito nei confronti dei dirigenti e prendere provvedimenti rigorosi. E questo in termini di soldoni, secondo stime prudenziali che qualunque consulente aziendale può fare velocemente e senza avere il bilancio dello stato sotto gli occhi, significa un risparmio di oltre mille miliardi ed un effetto in termini di ricadute sulla eficenza dei servidi di una somma pari a tre volte tanto. Il fatto che egli abbia manifestato l'esigenza di ricorrere ad altri tecnici (di cui uno, guardacaso, proveniente dal mondo del management privato) conferma il mio assunto. Quanto ai suggerimenti non è, quindi, il caso di "sbilanciarsi" con interventi su aliquote e su investimenti discutibili, ma occorre dire che prima bisogna fare ordine, poi imporre il principio dell'esercizio del servizio al cittadino nella pubblica amministrazione (eliminando la prassi ormai consolidata della sudditanza), poi mettere le mani nella contabilità e rapportarla alle finalità perseguite. Credo che dovremmo essere ormai stanchi di essere presi in giro!

tassazione interessi rendite finanziarie

E' in effetti il 20% sugli interessi di conto corrente bancario, ma resta il 12,5% sugli interessi da obbligazioni, titoli pubblici, fondi, ecc

tassazione interessi rendite finanziarie

sicuri che le aliquote non siano già state armonizzate dal 2012? E' stato solo un effetto annuncio?

Credevo che l'aliquota unica fosse sul 20%

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